>> L’on. Fiorio ancora sul fotovoltaico e sull’affidabilità dei progetti

L”on. Massimo Fiorio, dopo la sua interrogazione sul fotovoltaico, in una nota successiva rimarca le sue preoccupazioni in merito ai soggetti proponenti progetti di impianti a terra sul territorio dell’Astigiano.

“Sono fortemente preoccupato per quello che sta accadendo su tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale, moltissimi operatori si stanno rivolgendo ai cittadini e ai Comuni per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra.

Ho già espresso le mie perplessità per il pericolo che questi impianti possano rappresentare per il suolo agricolo che rischia di essere impoverito, per il paesaggio rurale già compromesso, tanto più per i territori candidati a patrimonio dell’UNESCO.

Ora rilevo un altro rischio: quello di procedure illegittime, con scarsa garanzia di trasparenza che possono rappresentare un problema per gli amministratori pubblici.

Sulle proposte di realizzazione di impianti fotovoltaici a terra occorre individuare procedure di regolamentazione che stabiliscano l’esatto coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche con i privati, introducendo elementi di trasparenza e di pubblicità dei percorsi di assegnazione.

In questo momento molti amministratori pubblici locali stanno ragionando, senza una regolamentazione, sulla possibilità di partecipare direttamente all’attuazione di progetti proposti da privati. In alcuni casi sono state addirittura proposte tassazioni “speciali”, o pseudo tali, per i diritti di insediamento, con molte riserve sull’effettiva regolarità giuridica. Allo stesso modo, le stesse amministrazioni locali che impongano  diniego ai progetti, si trovano in difficoltà per l’assoluta carenza normativa in materia.

Bisogna vigilare sulle proposte avanzate e su coloro che stanno proponendo a Comuni e privati iniziative al limite della legittimità se non addirittura oltre.

Anche perché per ogni nuovo progetto realizzato, occorre prevedere fin da ora i tempi di obsolescenza tecnica degli impianti,  al fine di stabilire a carico di chi saranno imputati i costi di dismissione e smaltimento dei materiali non più utilizzati.”

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