>> Congresso provinciale dell’Anpi di Asti

(A cura di Paolo Monticone)

Il bilancio di anni non facili ma egualmente fecondi in cui l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, aperta la strada alle adesioni di giovani democratici ed antifascisti, sta lavorando per continuare ad essere un punto di riferimento non solo per tutti coloro che rifiutano le logiche che si rifanno alle dittature ed ai temi ispiratori del fascismo, ma soprattutto per tutti i cittadini che non intendono rinunciare alla Costituzione ed ai suoi principi democratici, è stato il momento centrale della relazione del presidente uscente dell’Anpi astigiana, Battista Bianco, che ha aperto domenica mattina 23 gennaio, a Palazzo della Provincia, i lavori del Congresso provinciale dell’Associazione Partigiani d’Italia, alla sua quindicesima edizione.

Un’edizione che si è svolta in un momento storico del nostro paese in cui compaiono con sempre maggior evidenza i pericoli di un attacco ai principi costituzionali e che ha proprio per questo evidenziato l’immutata volontà dei partigiani combattenti ma anche di tutti coloro che alla Resistenza ed ai suoi motivi ispiratori si rifanno nella vita sociale e politica quotidiana, di opporvisi con grande determinazione.

L’Anpi nazionale, che ha rilanciato in questi ultimi anni l’azione di tutela e difesa della Carta costituzionale, nata come è noto, dallo slancio ideale degli anni della Resistenza al nazifascismo, si è irrobustita in tutto il paese, sia come numero di iscritti (passati dai 105 mila del 2009 ai 132mila dello scorso anno, sia come numero di sezioni attive, da 80 a 110) e sembra pronta a riprendere un discorso di proposte e di salvaguardia dei principi costituzionali attivando iniziative a vari livelli nei confronti soprattutto della nuove generazioni che hanno avuto ben poche occasioni – a scuola, ad esempio, non si insegna più la storia del ‘900 – per conoscere la natura e la realtà dei fatti che hanno condotto all’avvento del fascismo ed alla sua caduta con la conseguenze nascita dello Stato repubblicano.

Di iniziative per i prossimi mesi (a cominciare da un 25 aprile non limitato alle ormai tradizionali sfilate e deposizioni di corone ai monumenti ai Caduti), di collegamento ideale tra i principi Risorgimentali e quelli della Resistenza, del diritto-dovere dei partigiani e dell’Anpi di esprimere il proprio giudizio sui principali avvenimenti socioeconomici del paese, si è a lungo parlato, dopo la relazione di Bianco, negli interventi di Pietro Beccuti, Carlo Bortoletto, Luciano Nattino, Laurana Laiolo, Lucio Tomalino, Giovanni Bosia, Roberto Zanna, Giovanni Saracco, Mario Malandrone e dell’on. Massimo Fiorio. Al termine della mattinata, condotta dal direttore dell’Istituto per la Resistenza di Asti, Mario Renosio (presenti anche il consigliere regionale Angela Motta, il segretario di Sinistra e Libertà, Massimo Mazzinghi ed il presidente del Comitato per la difesa della Costituzione, Emilio Giribaldi), i lavori sono stati conclusi da un appassionato quanto applaudito intervento del vicepresidente dell’Anpi di Genova, Massimo Visca.

Ultimo adempimento del Congresso – indetto in vista di quello nazionale che si svolgerà a Torino dal 24 al 27 marzo ed a cui Asti sarà rappresentata da Battista Bianco – è stato eletto il nuovo Comitato provinciale che avrà il compito, nella sua prima riunione, di eleggere il presidente provinciale.

I componenti del rinnovato Comitato sono: Carlo Berruti, Battista Bianco, Oddino Bo, Giovanni Bosia, Carlo Bortoletto, Emanuele Bruzzone, Guido Cardello, Angelo Corvonato, Romildo Graziano, Laurana Laiolo, Pierluigi Miroglio, Paolo Monticone, Luciano Piano, Mario Renosio, Irene Rosso, Gianfranco Spertino, Lucio Tomalino, Piero Verrua e Roberto Zanna.