Si diffondono le auto elettriche e le colonnine per ricaricarle

La situazione del clima sta peggiorando. Scienziati e ricercatori sono consapevoli di essere di fronte a un passaggio irreversibile che potrebbe rendere la vita ostica non solo per le generazioni a venire, ma anche a noi stessi e a partire già dai prossimi anni.

A fianco di una maggior consapevolezza di numerosi cittadini che assumono comportamenti sempre più virtuosi, con una forte presa di responsabilità, fanno decisi passi avanti le innovazioni tecnologiche che, specie nel campo della mobilità, propongono soluzioni innovative e destinate a diventare operative in tempi non troppo lunghi.

Tra queste, per opera di molti fabbricanti di automobili, spicca l’ auto elettrica destinata a rivoluzionare le abitudini specialmente di chi vive in città e usa l’auto per recarsi al lavoro in un raggio di qualche decina di chilometri da casa. Per garantire la diffusione di questo mezzo di trasporto anche l’ Enel si è mosso installando colonnine che permettono il rifornimento di energia per strada, nei centri abitati, anche di piccole dimensioni.

Nel rispetto dell’ambiente oggi possiamo permetterci auto elettriche perché l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili è compatibile con quella generata da fonti fossili. A Canelli, nelle ultime settimane, a nessuno è fuggita l’installazione di colonnine, segnalate da strisce gialle che riservano spazi per chi intende fare rifornimento di energia per la sua auto elettrica. Attualmente ce ne sono 11, sparse su tutto il territorio comunale, principalmente al centro. Per ora solo due sono attive e si riconoscono perché sono illuminate sui fianchi e si vedono anche di notte. Sono dotate di un display in grado di suggerire quali sono le prese disponibili più vicine. Non ci sono cavi collegati, ognuno deve portare il suo perché ogni macchina ne ha uno specifico in dotazione. Il funzionamento è molto semplice: basta fermare la macchina accanto alla colonnina nell’apposito spazio riservato, per fare “carburante“.

Tale spazio non è disponibile per il parcheggio e deve essere lasciato sempre libero per chi ha bisogno di fare rifornimento. Per rifornire la batteria basta caricare sul proprio telefono un’applicazione dedicata per le colonnine Enel. Sul telefonino è indicata una mappa con le colonnine disponibili. Per Canelli già due sono attive: una in via Alfieri e una vicino allo stadio, mentre le altre 9 sono in corso di attivazione. L’applicazione suggerisce quale presa usare, per gli scooter o per le auto.

I tempi di rifornimento. Per fare rifornimento basta inserire nella presa il cavo in dotazione dell’auto, fornito dal costruttore. È un cavo universale, europeo, si appoggia alla mascherina grigia della colonnina, si ruota, poi si inserisce l’altra estremità al bocchettone dell’auto. I tempi di ricarica della batteria sono proporzionali a quanto si vuole caricare. Le colonnine ora attive sono a carica lenta e per un pieno si impiegano circa 4 ore. Si usano se si va a un pranzo lungo, a una partita, in ufficio. Ci sono colonnine in grado di caricare batterie anche in un’ora per un’autonomia di circa 150 Km. Colonnine molto più potenti sono in grado di erogare il triplo o il quadruplo di energia, per fare il pieno in 20 minuti. A Canelli però non ci sono.

Opzioni di carica. Per la carica ci sono diverse opzioni. Chi ha la possibilità di caricare a casa può farlo nella sua rimessa: basta una presa di corrente adatta al collegamento e si può decidere se fare la carica notturna o quando serve. Chi ha i pannelli fotovoltaici usa l’energia prodotta in proprio a costo zero. Chi non ha la rimessa può usufruire delle colonnine stradali. Costi. Attualmente l’Enel a questi utenti offre degli abbonamenti promozionali al costo di € 30 al mese che permettono di percorrere circa 2.000 Km. Chi fa le cariche in casa, senza abbonamento, con € 30 al mese percorre 1.000 Km.

Adesso le immatricolazioni di auto elettriche raggiungono solo l’1 % del totale, ma sono in crescita. Per l’acquisto sono attivi degli incentivi e i prezzi stanno diminuendo. Presso le concessionarie se ne trovano in esposizione, a disposizione dei clienti che intendono provarle (in corso Asti, un concessionario ne ha una).

Costano poco più di un’auto di categoria equivalente. La tecnologia va avanti, ma per prenderci cura dell’ambiente e far fronte ai pericoli di forti cambiamenti climatici serve un radicale processo di coscientizzazione e di presa di responsabilità dei cittadini.