I vignaioli astigiani al Vinitaly puntano sulla qualità

Saranno 142 gli espositori astigiani presenti, da domenica 7 aprile a mercoledì 10 aprile, alla 53° edizione del Vinitaly a Verona. Occuperanno l’intero Padiglione 10 della fiera internazionale, più alcune nel Padiglione 7.

Gran parte delle piccole e medie aziende vinicole si ritroveranno nello spazio allestito da Regione Piemonte, Piemonte Land e Unioncamere. Lo spazio collettivo regionale comprende un’area di accoglienza e di degustazione dove saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte: 17 Docg e 2 Doc che coprono circa l’80% della produzione totale.

Il Vinitaly, insieme a Vinexpo di Bordeaux in Francia, rappresenta un appuntamento irrinunciabile per le cantine di tutto il mondo. In totale a Verona sono presenti 4.505 aziende espositrici con 18.132 prodotti (vini, grappe, vermouth ecc..).

D’altra parte l’Italia è il primo produttore mondiale di vino con un fatturato globale di 11 miliardi di euro annuo. “E’ un primato impressionante e da soppesare – puntualizza Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – soprattutto nel corso di una fiera come Vinitaly, che sa aggregare l’universo enologico, e ha quindi anche una funzione importante per studiare le strategie del comparto, riflettere, valutare e interrogarsi sul futuro.

Da parte di Coldiretti la mission rimane sempre quella di dare maggiore valore alla produzione, in linea con le richieste del consumatore di bere meno, ma meglio, e di cogliere gli aspetti emozionali e culturali di quanto c’è dietro a una bottiglia di vino. L’alta qualità rimane dunque la parola d’ordine, soprattutto per i vini dell’Astigiano”.

Ed è per questo che Coldiretti ha predisposto, di fronte all’ingresso principale Cangrande, un ampio spazio innovativo, all’insegna della biodiversità con tutte le diverse terre delle Doc e Docg d’Italia dove si potranno scoprire le nuove tendenze, i primati, le sfide e le curiosità del vino Made in Italy, con mostre, incontri e degustazioni
Nella “Casa Coldiretti” allestita al Vinitaly si potranno vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche ed irripetibili all’origine dei successi del vino nazionale.

Nei quattro giorni del Vinitaly Coldiretti presenterà indagini, ricerche ed esposizioni mirate con le degustazioni dei produttori più innovativi. Il programma completo è su www.coldiretti.it.

“Il vino astigiano – evidenzia Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Asti – ha saputo affermarsi sui mercati stranieri grazie alla sua unicità e qualità. Vinitaly risulterà anche quest’anno una vetrina internazionale importante per le nostre imprese, d’altra parte ormai anche le piccole cantine esportano all’estero la metà del vino prodotto”.

C’è un astigiano già sicuro protagonista al Vinitaly di Verona. E’ il professor Vincenzo Gerbi al quale sarà conferito durante la fiera il prestigioso premio “Angelo Betti” (ex Cangrande). L’annuncio è stato dato lunedì a Costigliole, dal presidente e dall’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e Giorgio Ferrero, durante la presentazione del “Piemonte al Vinitaly”.

Vincenzo Gerbi, professore ordinario di Scienza e Tecnologia degli Alimenti alla facoltà di Agraria dell’Università di Torino, da anni svolge attività di ricerca e insegnamento in viticoltura ed enologia. “Ha fatto bene la Regione ad assegnare il premio Cangrande al professor Gerbi – sottolinea il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio -, per la sua importante azione di sensibilizzazione nei confronti delle cantine piemontesi, e astigiane in particolare, verso l’alta qualità. Anche grazie alla sua ricerca, competenza e divulgazione la nostra enologia ha saputo conquistarsi un ruolo di primo piano nel panorama enologico internazionale”.

Sono 18 anni che Vincenzo Gerbi conduce l’Anteprima della Barbera d’Asti Docg, organizzata da Coldiretti Asti per valutare le potenzialità della nuova annata, fornendo preziosi suggerimenti nella vinificazione ai vignaioli astigiani.