Sommelier e giornalisti statunitensi alla scoperta del territorio del Moscato d’Asti e dell’Asti secco

Quattordici sommelier e giornalisti provenienti dagli Stati Uniti sono in questi giorni impegnati nella scoperta del territorio di produzione dell’Asti e del Moscato d’Asti. Un evento importante, fortemente voluto dal Consorzio per valorizzare le denominazioni tutelate nel loro principale mercato.

Sono infatti oltre 28 milioni le bottiglie annualmente esportate nel mercato statunitense. Il gruppo sarà coinvolto in un programma lungo 4 giorni, che gli consentirà di conoscere non solo i brand Asti, Moscato d’Asti e Asti secco, ma anche i produttori e le bellezze che contraddistinguono il territorio. Dopo una passeggiata in vigna, dove vedranno la vendemmia, gli ospiti saranno coinvolti in due degustazioni.

La prima presso il ristorante Piazza Duomo di Alba, in cui il Moscato d’Asti sarà abbinato ad alcuni piatti preparati per l’occasione. La seconda presso la sede di Isola d’Asti, in cui il Consorzio offrirà loro uno spaccato delle diverse interpretazioni di questo vitigno unico.

A seguire il gruppo scenderà nelle suggestive cattedrali sotterranee di Canelli, simbolo della produzione spumantiera piemontese ed italiana, per poi volare in elicottero al di sopra dei sorì, le celebri colline che hanno fatto la storia del Moscato. Un pranzo in vigna concluderà il programma.

“Questa iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione delle nostre Denominazioni nel mercato statunitense – sostiene il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Asti Romano Dogliotti – abbiamo voluto realizzarlo in questo preciso momento dell’anno poiché volevamo che i nostri ospiti potessero godere appieno del clima che si respira in occasione della vendemmia, il momento da cui tutto prende forma. Per questo abbiamo voluto organizzare un programma che ponesse l’accento non solo sull’uva, ma anche sul terroir Moscato, la cui unicità è stata testimoniata già dal 2014 dall’Unesco, con il riconoscimento a patrimonio universale dell’umanità.”