>> E’ morto ad Alba don Valentino Vaccaneo. I funerali domani

Nel tardo pomeriggio di martedì 28 agosto,  è morto ad Alba don Valentino Vaccaneo. E’ deceduto nella Chiesa di Cristo Re, dove era parroco dopo aver retto per tanti anni il Duomo. Nato a Castiglione Tinella 78 anni fa, don Vaccaneo era amatissimo dagli albesi, che lo avevano definito “il predicatore delle Langhe”. I funerali si svolgeranno mercoledì 29 agosto, alle ore 15.30, nella parrocchia di Cristo Re.

«La morte di don Valentino – si legge sulla Gazzetta d’Alba, a firma di e.f. – ci addolora profondamente. Don Valentino aveva il coraggio di dire quello che pensava ma, nonostante l’irruenza che talvolta lo caratterizzava, aveva un animo buono, era una persona che si interrogava sul proprio cammino di fede, su come seguire davvero Cristo con tutto il cuore. E invitava tutti a farlo.

Mi è rimasto impresso l’incontro con don Luigi Ciotti, alla fine di una conferenza nel tempio di San Paolo. “Tu sei un modello per tutti noi di attenzione agli ultimi e ai poveri”, gli disse don Ciotti dopo averlo abbracciato. Ma don Valentino si schermiva dicendo di non aver mai fatto nulla di straordinario”. E’ il ricordo di don Antonio Rizzolo, vicedirettore di Famiglia Cristiana di don Valentino Vaccaneo, morto lunedì pomeriggio ad Alba all’età di 78 anni.

Era nato l’11 febbraio del 1934, in una numerosissima famiglia di Castiglion Tinella, fin da ragazzo sentì dentro di se  la necessità di mettersi a disposizione degli altri e per farlo sceglie la via del sacerdozio. Ordinato sacerdote nel 1958, don Valentino inizia la sua missione come curato nella parrocchia del Duomo di Alba, di cui poi sarà parroco per una trentina d’anni consecutivi. Nel 1996 viene nominato parroco di Cristo Re, al fianco di don Stella.

È in questo angolo di Alba che don Valente realizza a pieno il suo mandato: vive a stretto contatto con i giovani, ai quali insegna a vivere nei campi estivi di Saint Jacques. Propone una pastorale aperta al dialogo, organizza centinaia di iniziative caritative e di accoglienza. È uno dei primi, nel capoluogo delle Langhe, a occuparsi delle problematiche legate alla droga e, in località Madonna di Como, fonda la cascina Vernazza, una casa di aiuto per i tossicodipendenti e le persone in difficoltà.

Lavora a stretto contatto con il disagio dà impulso allo sviluppo di una casa di accoglienza. Lo stesso fa nella sua parrocchia, dove decide di dedicare alcuni alloggi alle famiglie con problemi occupazionali ed economici. Diretto, don Valentino esprime le sue emozioni, i suoi sentimenti e anche le sue preoccupazioni davanti ai suoi parrocchiani e a tutta la città, curando sul settimanale Gazzetta d’Alba  la rubrica Riflessioni al vento (dal 2004 al 2007 ha collaborato anche a Vita pastorale).

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