>> I risarcimenti dell’ex Acna per la strada di fondovalle

Alcuni sindaci della Valle Bormida astigiana, vista l’attuale inadeguatezza della rete stradale, in alcuni tratti risalente a cento anni fa, hanno rilanciato la proposta di utilizzare le risorse finanziarie che la Comunità Montana  e i Comuni della Valle Bormida dovrebbero ottenere dalla Syndial (ultima società  del gruppo Eni  proprietaria dello stabilimento di Cengio) come risarcimento per i danni subiti negli anni di attività dell’Acna.

“Da tempo, i sindaci della Valle – spiega Gianfranco Murialdi, sindaco di Vesime – hanno già dato la loro disponibilità a rinunciare ad una suddivisione per ogni singolo Comune. In questo modo, con i fondi da noi rivendicati, sarà possibile rimodernizzare la strada di fondovalle”.  Ne è convinto anche Stefano Reggio, attuale vicesindaco di Bubbio, che aggiunge: “la nostra Valle per svilupparsi o almeno per trattenere  gli attuali insediamenti produttivi che garantiscono un buon livello di occupazione locale, ha assoluto bisogno di un sistema di viario che non la penalizzi oltre il dovuto”.

In merito alla bonifica della Valle, va registrata la dura presa di posizione dell’Associazione Rinascita Valle Bormida: “I lavori necessari per la messa in sicurezza dell’ex Acna non sono affatto finiti e devono ancora iniziare quelli relativi allo spostamento dello scarico delle acque e smaltimento del depuratore”.

Sembra invece che per il recupero ambientale di tutto l’asse piemontese del fiume Bormida, dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione stiano per arrivare 10milioni e 600mila euro.