Il Moscato d’Asti vola in Usa

Duplice appuntamento del Moscato d’Asti a New York e Houston, dove autorevoli firme statunitensi racconteranno la nostra Denominazione agli operatori nazionali.

Continua la promozione voluta dal Consorzio di tutela dell’Asti docg e rivolta al mercato statunitense. All’interno di un articolato programma mirato agli operatori di settore, spetterà a Shawn Dore, nota wine educator WSET, e Jeremy Parzen, autore di Dobianchi.com, delineare i tratti che rendono unico il Moscato d’Asti docg.

In continuità con l’attività sviluppata nel triennio precedente, anche quest’anno il Consorzio ha voluto ribadire il proprio impegno nello sviluppo del principale mercato del Moscato d’Asti. È qui che vengono consumati circa i 2/3 dell’intera produzione, in quella che da più parti è definita una vera e propria “Moscato mania”.

Rivolto tanto alle aziende già presenti con le loro etichette quanto ai produttori intenzionati a fare il loro ingresso, gli appuntamenti coinvolgeranno buyers, sommeliers, wine writers e ristoratori. L’obiettivo dichiarato è quello di educarli al prodotto, evidenziando i tratti caratterizzanti del vino, del territorio e della filiera produttiva. Per fare questo sono state innanzitutto programmate due masterclass (13/05 New York; 15/05 Houston), in cui cinque aziende produttrici illustreranno, assieme ad un relatore statunitense, le caratteristiche dei vini in degustazione, evidenziandone il potenziale organolettico. A conclusione di ciascun appuntamento, è previsto anche un pranzo, durante il quale i produttori potranno approfondire i temi emersi durante la masterclass e rispondere alle domande dei partecipanti.

Per favorire al contempo un più generale sviluppo della denominazione, e quindi delle tante aziende ancora non presenti sul mercato, il Consorzio ha voluto organizzare due incontri, affidandone la conduzione ad opinion leaders di chiara fama.

Spetterà infatti a Shawn Dore e Jeremy Parzen, raccontare le caratteristiche del Moscato d’Asti alle decine di ospiti attesi. Grazie anche al raffronto con gli altri vini a base Moscato altrove prodotti, sarà possibile capire la grande differenza qualitativa che esiste tra questi prodotti.

“Il mercato americano rappresenta la chiave di volta per lo sviluppo del Moscato d’Asti” dichiara Romano Dogliotti, presidente del Consorzio di tutela dell’Asti docg.

“Per tale ragione è indispensabile perseguire un’attività promozionale continua, che sia capace non solo di consolidare le posizioni già acquisite, ma anche di aprire la strada all’ingresso dei tanti moscatisti che ancora oggi non vantano una presenza significativa.

“Per riuscire in ciò – sostiene Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio di tutela dell’Asti docg – abbiamo deciso di sfruttare il territorio e la storia che il nostro vino vanta, elementi questi capaci di dare una forte impronta territoriale ad un Moscato qualitativamente superiore ai suoi competitors internazionali. Sono convinto che questi elementi, uniti alla conoscenza che Bruce Sanderson e Adam Teeter hanno del mercato statunitense, ci permetteranno di consegnare agli ospiti la giusta immagine della nostra denominazione”.