L’Oicce ha festeggiato i 20 anni di attività

L’OICCE, Organizzazione Interprofessionale per la Comunicazione delle Conoscenze in Enologia, ha festeggiato i suoi primi venti anni di operatività.

1998-2018: sono stati anni di intenso lavoro, ma anche ricchi di soddisfazioni per il contributo dato al settore dell’enologia e per il riconoscimento che il lavoro intrapreso ha suscitato da parte di tante persone di valore.

Molti sono i traguardi raggiunti, fra i più importanti: la rivista di tecnica e di cultura del vino “OICCE Times Rivista di Enologia”, un sito specializzato, uno dei primi siti realizzati nel settore del vino, i gruppi di lavoro su specifici temi che hanno portato considerevoli risultati, i viaggi di studio nelle terre del vino in Italia e all’estero, le pubblicazioni di carattere tecnico, storico, di mercato, tanti prestigiosi eventi organizzati per contribuire al miglioramento della qualità del vino italiano e per diffondere la comunicazione delle più progredite conoscenze enologiche.

Per questo importante anniversario l’OICCE ha organizzato un ampio workshop, il 25 ottobre, ad Asti, nell’elegante Sala degli Specchi dello storico Palazzo Ottolenghi. Dopo i saluti del Presidente dell’OICCE, Dott. Mario Ubigli, il workshop è stato condotto dal Dott. Pierstefano Berta, da venti anni direttore dell’OICCE.

Attraverso le voci di autorevoli protagonisti si sono valutate le “rivoluzioni” avvenute nel mondo del vino negli ultimi venti anni e si sono indicate anche le novità del vino negli aspetti di ricerca, enomeccanica, sviluppo dei prodotti enologici, certificazione e normativa, marchi, fonti di energia, prospettando quello che si attende per il futuro.

La prima parte dell’incontro si è focalizzata particolarmente sul tema di grande respiro: “Passato, presente e futuro ”.

In questa sezione, la Dott.ssa Ivana Gribaudo, (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, CNR – Sede di Torino) ha illustrato come le nuove scienze “omiche” possono aiutare la viticoltura.

Il Prof. Luca Giorgio Carlo Rolle (DISAFA – Università di Torino) ha trattato il tema della ricerca in enologia, tra innovazione e tradizione.

La Prof.ssa Lisa Granchi, docente di Microbiologia all’Università di Firenze, ha parlato dei progressi e delle prospettive della Microbiologia enologica, anche dal punto di vista del “Gruppo di Microbiologia del Vino” che è stato recentemente attivato ed è coordinato dalla Prof.ssa Patrizia Romano (Università della Basilicata).

Si è poi aperta un’altra sezione molto vivace e ricca di interventi, dove si sono presentati i temi fondamentali dell’Enologia affrontati da OICCE e dalla rivista di Enologia OICCE Times in questi venti anni di attività.

A portare dirette testimonianze sull’evoluzione e sulle future prospettive degli assi portanti del settore sono intervenuti: Maurizio Frati (SIAD) con un intervento articolato sui gas in Enologia, Anna Schneider (IPSP- CNR Torino), eminente studiosa di Ampelografia, collaboratrice di OICCE Times fin dal primo numero della rivista; Maria Cristina Baldini (Studio Torta-Torino) esperta in materia di marchi del vino e collaboratrice di OICCE Times da più di dieci anni; Vittorio Pregno, enologo, esperto in tecniche di estrazione degli aromi da erbe e spezie, e l’enologo Mauro Chiusano, direttore della Sezione Bevande di Aromata Group, che essendo fra i collaboratori de “Il Grande Libro del Vermouth di Torino” pubblicato da Edizioni OICCE, hanno parlato della storia passata e recente dei vini aromatizzati; Romano Dogliotti (Presidente Consorzio dell’Asti), Lanfranco Paronetto (Lallemand), Guido Parodi (Laffort), Fabrizio Panza (Robino&Galandrino), Achille Tonani (RINA), Piero Porcu (Agenzia delle Dogane), Fabio Maina (EGEA), Emilia Garcia Moruno e Antonella Bosso (CREA-VE Asti). Alcuni di questi interventi saranno pubblicati sui prossimi numeri della Rivista OICCE Times che si riceve in abbonamento presso Edizioni OICCE (informazioni presso oicce@tiscali.it).

Un festoso incontro convivale ha concluso questa giornata con il Vermouth d’Onore offerto dall’Istituto del Vermouth di Torino e la cena accompagnata dai vini offerti da Consorzio di Tutela Alta Langa, Consorzio di Tutela dell’Asti, Arione, Bosca-Tosti, Casa Vinicola Morando, Michele Chiarlo, Santero, Cantine Luigi Spertino e Pernod Ricard Italia con il classico Amaro Ramazzotti.