Prossima inaugurazione del Parco naturalistico intitolato a Gian Carlo Scarrone

Sorgerà un parco naturalistico di 15 ettari sulla cassa di espansione di Canelli, grande opera di ingegneria idraulica costruita a difesa della valle dalle disastrose periodiche alluvioni.

L’inaugurazione ufficiale del parco naturalistico, che sarà intitolato a Gian Carlo Scarrone, avrà luogo domenica 15 aprile 2018, alle ore 15, col raduno dei partecipanti presso la sede della Protezione civile di via Alba.

Per sottolineare la rinaturalizzazione dell’area l’associazione di tutela e di cultura ambientale “Valle Belbo Pulita”, fondata da Gian Carlo Scarrone nel 2008, ha elaborato un progetto diretto ad istituire un parco naturalistico, realizzando un’idea lanciata dallo stesso fondatore dell’associazione prima della sua morte avvenuta nell’aprile dello scorso anno.

Quel terreno, fino ad una decina di anni fa, area del letto di piena del torrente, era utilizzato per coltivazioni agricole e per piccoli orti di famiglia, con relativo impiego di fertilizzanti, di erbicidi e di pesticidi. Con lo scavo dell’opera ha avuto una diversa destinazione.

Il percorso che si snoda per circa 4 chilometri sui bastioni della cassa da qualche anno è meta di ritrovo e di sana pratica sportiva di molti canellesi amanti della natura: passeggiano, corrono, vanno in bicicletta,osservano la natura rinata.

Gli organizzatori che si occupano della realizzazione del progetto da tempo studiano la natura rinata ed hanno già censito una ventina di uccelli che nidificano e vivono nell’area, hanno rilevato la presenza di circa 5 anfibi autoctoni, di alcuni mammiferi, di numerosi animali che vivono e fecondano il suolo.

Verranno collocati alcuni nidi, diretti a favorire la riproduzione degli uccelli, uno verrà posizionato sulla casetta del bastione per attirare la civetta.

L’opera di  censimento degli animali (uccelli, anfibi, mammiferi ecc.) che si sono stanziati nell’area è svolta dal fotografo naturalista Paolo Rizzola che con la sua macchina fotografica perlustra l’area, dal presidente di Valle Belbo Pulita con la passione dell’ornitologia, da volontari della Lipu, dal geologo Claudio Riccabone.

Sono cresciute piante spontanee che ogni anno vengono trinciate per mantenere la funzionalità della cassa.

Non secondaria è la ricerca e lo studio del suolo con la sua vita recondita, azione che già in parte è stata avviata con le scuole durante la festa sul Belbo dello scorso autunno che verrà approfondita con alcune classi della locale scuola dell’Istituto comprensivo di Canelli.

Il parco sarà dotato di tre pannelli illustrativi di grandi dimensioni col primo posizionato all’inizio del percorso in prossimità della zona umida, il secondo a metà strada ed il terzo sul torrente.

L’ambiente verrà valorizzato anche dal punto vista storico e letterario quale uno dei principali luoghi della Resistenza partigiana.

È inoltre compreso tra alcuni luoghi letterari più famosi, citati da Cesare Pavese ne “La luna e i falò”.