Chiesto risarcimento per l’atto vandalico alla chiesa di San Rocco, di un anno fa

L’amministrazione Comunale di Canelli ha incaricato l’avvocato Paolo Lanzavecchia, in qualità di legale, di richiedere il risarcimento dei danni per l’imbrattamento della facciata della ex Chiesa barocca di San Rocco di Canelli, a Villanuova, in cima alla Sternia, commesso nel pomeriggio di mercoledì 27 luglio di un anno fa.

Il gioiello barocco era stato imbrattato con simboli e scritte utilizzando della vernice spray sulle pietre a vista della facciata.

A scoprire il grave episodio, il grafico Giancarlo Ferraris che aveva avvisato il vicesindaco Paolo Gandolfo e il presidente dei Militari dell’Assedio Jaboc.

I carabinieri della Compagnia di Canelli (capitano Lorenzo Repetto) avevano deferito all’Autorità giudiziaria, per danneggiamento, un sedicenne, italiano di origine magrebina. A conclusione di brevi indagini, meno di 48 ore, con la visione dei filmati delle telecamere comunali e con l’escussione di persone informate sui fatti, era stata individuata, insieme al sedicenne, una tredicenne, di cittadinanza italiana ma di origine macedone (non imputabileper la sua giovane età). Il giovane era stato denunciato al tribunale dei minori.

Dell’episodio, il vicesindaco Paolo Gandolfo aveva subito avvisato la Sovrintendenza per le Belle arti.

I ‘graffiti’ dell’atto vandalico, compiuto dai due ragazzi, erano stati prontamente rimossi un anno fa, nel corso di un restauro conservativo, comprendente il rifacimento della copertura della chiesa che versava in stato di forte degrado e  il consolidamento delle volte anch’esse fortemente danneggiate per le infiltrazioni di acqua piovana. Le opere andarono avanti nei mesi successivi con un secondo lotto di interventi per completare la ristrutturazione, riqualificando oltre la Chiesa anche i locali della ex sacrestia allo scopo di utilizzarla per eventi culturali e per la promozione dei prodotti locali.

In questo contesto i “graffiti” apposti con vernice a spray dai due minorenni furono rimossi dal Comune mediante restauro eseguito a regola d’arte. Contestualmente si sono adite le vie legali contro i colpevoli di tale gesto.

“Attualmente – precisa il legale canellese Lanzavecchia – sono in corso le trattative con i legali dei genitori dei minori per richiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale (cosiddetto danno morale, visto l’azione lesiva nei confronti della comunità canellese).

In merito ai fatti compiuti dal ragazzo – puntualizza Lanzavecchia – pende un’indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino.”