La 14 edizione di Passepartout si apre il 3 giugno con Paolo Magri e Nichi Vendola

Si terrà ad Asti dal 3 all’11 giugno il festival Passepartout, giunto alla quattordicesima edizione:e organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti, con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia.

La rassegna mette a confronto l’anno in corso con uno della storia nel quale, come in uno specchio, si riconoscano, a vari livelli, analogie utili a capire il presente e a intuire il futuro, con l’aiuto dei maggiori storici, giornalisti e scrittori. Per questa edizione, essendo il tema molto articolato, la riflessione si estenderà per un secolo intero. Da qui il titolo 1917-2017: Rivoluzioni!

Il festival è stato preceduto da due anteprime di grande successo, la prima lunedì scorso al Salone Internazionale del Libro di Torino, in una Sala Rossa “sold out”, con l’incontro “Cosa resta di John F. Kennedy nell’era di Trump” Furio Colombo ed Ennio Caretto; la seconda ieri in biblioteca con il giornalista e scrittore Carlo Panella sul tema “Le Primavere arabe: rivoluzioni fallite?”.

Passepartout affronta questa tematica dai molti volti ospitando la scrittrice Dacia Maraini, il saggista e storico Luciano Canfora, Nichi Vendola, protagonista della scena politica, l’economista Domenico Siniscalco, il metereologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, lo storico Alberto Melloni, nomi di punta del giornalismo italiano come Michele Serra, Gianni Riotta, Sergio Romano, Marco Imarisio, Marcello Sorgi, gli esperti di musica Massimo Cotto e Sandro Cappelletto, il Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Paolo Magri, la sociologa Chiara Saraceno, l’architetto Carlo Ratti e l’artista Ugo Nespolo

Dopo il successo raccolto lo scorso anno, anche in questa edizione ci sarà uno spazio dedicato al cinema con la proiezione ogni sera, al termine degli incontri, di un film per approfondire i temi trattati, in collaborazione con il Circolo Cinematografico Sciarada. Confermati anche gli appuntamenti pomeridiani con studiosi astigiani: Laurana Lajolo, Francesco Ghia, Alberto Banaudi, Piercarlo Grimaldi e Francesco Bellè declineranno il tema del festival nei rispettivi ambiti di studio. Passepartout privilegia il modello della lectio magistralis invitando ospiti di alto profilo a parlare su un tema specifico e cerca in questo modo di trovare una strada nuova, alternativa ai dibattiti e tuttavia coinvolgente, per permettere un maggiore approfondimento dei temi affrontati.

Il programma prevede anche la premiazione del concorso Architetture Sottili in Collegio. Presidente di giuria è Vincenzo Latina, vincitore del Premio Architetto italiano 2015, oltre che della “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2012” della Triennale di Milano.

Simbolo del festival sono sempre gli alberelli ideati da Paola Malfatto e realizzati dal Faberlab dell’Istituto IPSIA Castigliano di Asti, che ha coinvolto ragazzi del IV e V anno, e che verranno “piantati” in diversi punti della città. Nuovo invece il logo del festival, realizzato da Chiara Malfatto.

Sabato 3 giugno – Ore 17, Cortile della Biblioteca, Paolo Magri “L’età dell’incertezza”: Ore 19, Cortile della Biblioteca, Nichi Vendola (politico italiano e giornalista, per due mandati Governatore della regione Puglia) “La rivoluzione delle famiglie”.