Cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra: nel 2015 fatturato di 7milioni e 700mila euro

Tavolo LajoloAlla fine di un’annata che si è rivelata particolarmente felice sotto il profilo viticolo con eccellenti prospettive per quello enologico, la Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra ha messo a punto un bilancio che si articola non soltanto sulle cifre di produzione, vendita e remunerazione delle uve, ma anche su numerose iniziative e innovazioni messe a punto nel corso del 2015. Prime fra tutte il totale rinnovamento del punto vendita e dei grandi locali della barricaia, diventati uno spettacolare “salotto” per la degustazione dei vini e l’accoglienza dei visitatori-clienti.

Un “restyling” che è coinciso con l’avvio, a fianco della consolidata produzione vinicola ancora una volta orientata alla massima qualità del vino, del progetto “turistico” che si è proposto di far conoscere al meglio la realtà delle colline del vino e della Barbera che stanno intorno alla Cantina ed hanno come punti di riferimento i paesi di Vinchio e Vaglio Serra.

BrindisiNe hanno illustrato i dettagli, durante il tradizionale incontro stampa di fine anno, il presidente della Cantina, fresco di riconferma nella carica, Lorenzo Giordano, affiancato dal direttore Ernestino Lajolo e dall’enologo Giuliano Noè, che da oltre trent’anni è l’anima del cotè vitivinicolo della cooperativa.

“La cura e l’attenzione prestate negli anni ad una puntigliosa selezione di vigneti e uve – ha affermato Noè – sono alla base di una produzione che oggi può proporre qualità al di sopra della media, sia per quanto concerne i vini di consumo immediato e quotidiano, sia per quelli frutto di più lungo e complesso affinamento. Una filosofia che ha dimostrato di pagare anche quando la vendemmia, e parlo di quella 2014, era sembrata a tutti gli effetti men che promettente”.

Sulle iniziative “turistiche” avviate nel 2015, primo anno di riconoscimento Unesco alle colline del Barbera, la cui “core zone” coincide esattamente con i territori di Vinchio e Vaglio Serra, si è invece soffermato il presidente Lorenzo Giordano: “E’ in corso in queste settimane il progetto regionale “Dopo l’Unesco, io agisco”. Ottima cosa, ma che, sia detto senza presunzione, abbiamo in qualche modo anticipato “agendo” già per tutto 2015, accogliendo molte centinaia di visitatori e guidandoli alla conoscenza del paesaggio agrario su cui si trovano i vigneti che danno origine ai nostri vini”.

Un nuovo ruolo, finalizzato alla promozione ed alla valorizzazione del territorio che la Cantina si è ritagliato negli ultimi dodici mesi accogliendo un consistente numero non solo di appassionati cultori del vino, ma anche o soprattutto, di visitatori incuriositi dal paesaggio rurale che contraddistingue la “core zone” Unesco della Barbera.
Su questa strada, anche grazie ad una vendemmia che si sta confermando all’origine di uno straordinario “millesimo” per tutti i vitigni coltivati nell’Alto Monferrato, la Viticoltori Associati ha deciso di proseguire anche per il 2016, migliorando ulteriormente il livello di accoglienza e di conoscenza riservato agli enoturisti. E’ infatti in elaborazione per il 2016 un calendario di visite didattiche a cadenza settimanale – ogni sabato – ai vigneti degli associati della Cantina allo scopo di raccontare e spiegare dal vivo ogni fase dell’evoluzione della vite, a cominciare dalla potatura per finire con la vendemmia.

I dati – aggiornati a fine Luglio, essendo questo il termine canonico dell’annata vitivinicola – della situazione produttiva e commerciale sono stati infine forniti dal direttore Ernestino Lajolo che ha sottolineato come, pur in presenza delle oggettive difficoltà economiche in cui versano molti mercati tradizionali della Cantina, i “numeri” di Vinchio e Vaglio Serra non ne hanno sostanzialmente risentito, tant’è vero che i dividendi distribuiti ai soci per i conferimenti 2014 (per circa 3 milioni di euro) sono cresciuti del 3,2% rispetto all’anno precedente.
Qualche cifra per concludere.

I soci della Cantina sono 181 per una superficie vitata di circa 440 ettari di cui 227 a Barbera. Gli ettolitri di vino prodotti con le uve della vendemmia 2015 ammontano a 28.292.

Le bottiglie vendute (in questo caso al 31 luglio 2015) sono state un milione e 238 mila a cui si aggiungono 330 mila bag-in-box (17.100 ettolitri) per un totale di bottiglie-equivalenti pari a poco più di tre milioni e 500mila.
Il fatturato complessivo della cantina sfiora i 7milioni e 700mila euro di cui 1.291.500 all’estero (17% con principali mercati Danimarca e USA).
Il prezzo medio uve corrisposto ai soci per il 2014 è stato di euro 7,27 al miriagrammo; di 8 euro quello per le sole uve atte alla produzione di Barbera d’Asti.