Valle Belbo Pulita: l’ambiente è bene collettivo, custodirlo è responsabilità di tutti

VBPDurante l’estate l’Associazione Valle Belbo Pulita di Canelli ha esaminato le proposte del Piano Regionale Rifiuti 2015/2020 ed ha suggerito le sue osservazioni che sono state favorevolmente esaminate dalla Commissione Ambiente della Regione Piemonte. Nella conferenza stampa dei giorni scorsi, i membri dell’associazione Valle Belbo Pulita hanno illustrato le proposte.

«Si suggerisce di avviare una puntuale opera di informazione e di educazione ambientale da parte delle Istituzioni territorialmente competenti (Regione, Province e Comuni), da avviare con il supporto delle associazioni ambientalistiche di volontariato, delle scuole e di tutte le agenzie educative al fine di far prendere consapevolezza sulla impellente necessità di custodire, tutelare l’ambiente, di ridurre il consumo di materie prime, di differenziare i rifiuti, di non disperderli nell’ambiente e di evidenziare il potenziale rischio per il territorio dovuto alla non corretta differenziazione di frazioni di rifiuto ancora recuperabili e riutilizzabile.

Compostaggio pubblico. VBP è favorevole alla promozione di sistemi di compostaggio in aree verdi pubbliche intesi come laboratori didattici a sostegno formativo dei provati cittadini. I fanghi dei depuratori I fanghi provenienti da insediamenti civili, possono essere usati direttamente in agricoltura e unicamente come ammendanti. (Non deve essere ammesso come smaltimento). Quelli da insediamenti misti civili-industriali devono essere pretrattati prima dell’ impiego in agricoltura. Il pretrattamento deve avvenire in idonei digestori anaerobici di biomasse, in grado di eliminare materiali e sostanze non biodegradabili. Inoltre da questa attività si ottiene un abbondante produzione di biogas che può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica. I costi ambientali.

Nella valutazione dei costi-benefici delle aziende che producono rifiuti occorre anche tenere conto dei costi ambientali per il risanamento degli ambienti inquinati (Bonifica obbligatoria per legge a carico di chi inquina). Compostaggio domestico Notevoli possono essere i vantaggi del compostaggio domestico: arricchimento del terreno di sostanza organica, maggior permeabilità per l‘acqua, riduzione di impiego di concimi chimici, sviluppo nel terreno di microrganismi attivi. La frazione verde dovrebbe essere utilizzata come materiale da pacciamatura che protegge le coltivazioni dall’ eccessiva evaporazione in estate, con conseguente minor impiego di acqua, per irrigazione e dà protezione dal gelo in inverno.

Porta a porta – La raccolta porta a porta merita di essere estesa il più possibile. Occorre collegare la quantità e la qualità del rifiuto alla singola utenza, per individuare facilmente il produttore, per applicare nei suoi confronti la tariffa puntuale (chi inquina paga!) in modo che egli paghi secondo la quantità e la qualità del rifiuto prodotto. In base a questo principio l’ utente è indotto a contenere la quantità dei rifiuti prodotti. La produzione di un rifiuto diventa una precisa responsabilità sociale che evita di chiamare la comunità al pagamento in solido (produco molto, tanto pagano gli altri!).

Modello Contarina – Gli estensori delle osservazioni alla Regione Piemonte hanno preso a modello il sistema Contarina, uno dei migliori a livello italiano e forse anche europeo. E’ una società totalmente pubblica che gestisce i rifiuti di 550.000 abitanti per 50 Comuni ed ha portato ai seguenti risultati: ottimizzazione del servizio, riduzione dei costi, riconoscimento dell’ utente per l’applicazione della tassa in rapporto alla sua produzione, recupero di utili dati statistici al fine di razionalizzare il servizio, aumento della percentuale di rifiuti differenziati all’ 85%, aumento conseguente della sensibilità dei cittadini e del senso di appartenenza ad una comunità solidale, salvaguardia del decoro del territorio visto come la propria casa, azzeramento del fenomeno dell’ abbandono dei rifiuti lungo le strade perché esse sono viste come un patrimonio pubblico.

Contenitori – E’ necessario uniformare per macroaree (territori più ampi possibili meglio se a livello di ATO) i tempi di raccolta, i modi, i contenitori delle varie frazioni di rifiuto, in modo che l’utente possa immediatamente orientarsi nella differenziazione, senza alcuna confusione. Attraverso la marcatura individuale dei contenitori assegnati a ciascuna utenza o condominio, è possibile assicurarsi che ciascun contenitore venga utilizzato per la specifica tipologia di rifiuto da ciascun utente. La lettura automatica del codice e il peso del rifiuti prodotti e la gestione computerizzata delle informazioni offrono possibilità organizzative, gestionali e tariffarie che consentono ed incentivano la riduzione della produzione di rifiuti, il controllo del costo del sistema di raccolta e l’ottimizzazione del servizio. Accorpamento At-Al?

La legge regionale n. 7/2012 prevede per il nostro territorio l’accorpamento con la provincia di Alessandria (ATO 2). La raccolta differenziata in Provincia di Asti è intorno al 65%, quindi di gran lunga superiore a quella della provincia di Alessandria. Se le tariffe fossero pianificate in modo uniforme le comunità virtuose che ora fanno bene la differenziata sarebbero mortificate e disincentivate con il peggioramento della qualità generale».

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