Respinto il ricorso Zonin dal Consiglio di Stato

Giovedì 20 agosto 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il decreto ministeriale del 2012 che inseriva nel disciplinare dell’Asti i vigneti dell’Istituto agrario Penna di Asti e dell’azienda agricola di Castello del Poggio, di Portacomaro d’Asti, rigettando, dopo circa due anni di attesa, il ricorso di Giovanni Zonin, proprietario dell’azienda.

Per la sentenza della Corte “il decreto ministeriale non trovava la sua necessaria corrispondenza con la proposta iniziale del Consorzio, e non la trovava perché dagli atti del Consorzio non emergeva una esplicita, precisa e chiara manifestazione di volontà riguardo all’inserimento dei terreni dell’azienda agricola Castello del Poggio. Affermazione che trova conferma, sia pure indiretta, ma significativa, nell’atteggiamento singolarmente sfuggente del Consorzio.

uest’ultimo, secondo la logica del sistema, avrebbe dovuto essere il dominus della proposta e il primo interessato a sostenerla, e, invece, l’ha dichiaramente abbandonata al suo destino, quasi disconoscendola”.

Quindi, per il Consiglio di Stato, il ministero non può disciplinare i confini delle Docg per cui serve una richiesta di organi rappresentativi come il Consorzio.
Ovvia quindi la soddisfazione dell’Associazione produttori Moscato, il comune di Santo Stefano Belbo, l’associazione dei 52 Comuni del Moscato, la federazione regionale Coldiretti Piemonte, l’associazione Moscatellum.

Giovanni Satragno, presidente della Produttori Moscato: «Ce l’abbiamo fatta a smontare il loro teorema! Speravamo in una favorevole soluzione, ma il rischio c’era. Una vittoria dovuta grazie all’intelligenza e, ancor più, al cuore dei nostri meravigliosi avvocati: Lodovico Isolabella, Antonio Papirossi, Nicola Pietroantoni. Ovvio anche il grande impegno da parte dei nostri associati che non hanno voluto (più del 95%) che Asti entrasse nella docg. Parlano di ricorrere a Bruxelles? Li seguiremo!»

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