Andrea Bosca, su Rai Uno, protagonista di Grande Hotel Paradiso

Grand-hotelDa martedì 1 settembre, andrà in onda su Rai Uno, in prima serata, la prima puntata della nuova fiction, in sei puntate, Grand Hotel Paradiso, melodramma storico tinto di giallo e di mistero, ambientato a Trento, nel 1905, con la regia di Luca Ribuoli. E’ un’aperta sfida della Rai a Canale 5, perché il debutto della serie tv coincide con l’esordio della super collaudata fiction di Canale 5 L’onore e il rispetto 4 con protagonista Gabriel Garko.

Già dalla prima puntata non mancherà la suspence. Caterina Neri (Federica De Cola), cameriera del lussuoso hotel dell’Impero austro-ungarico, primo a dotarsi della luce elettrica e a diventare la destinazione di villeggiatura della miglior aristocrazia italiana e mitteleuropea, scompare improvvisamente.

Suo fratello Pietro, ragazzo di origini contadine, interpretato da Eugenio Franceschini, si fa assumere come cameriere stagionale per indagare sulla sua scomparsa. Scoprirà così che Caterina non è stata licenziata per aver rubato come tutti dicono. Qualcuno sta mentendo e vuole nascondere un’altra verità, ma quale? Dietro la facciata di balli, cene di gala e battute di caccia, l’albergo di lusso, circondato da alte montagne e vicino ad un lago suggestivo, nasconde molti segreti.

Adele Alibrandi (Valentina Bellè), figlia dei proprietari dell’albergo, in occasione de ‘La Festa della Luce’, che inaugura l’avvento della luce elettrica, vi fa ritorno. Nonostante la differenza sociale, i due protagonisti si innamoreranno. Adele Alibrandi, promessa in sposa dalla madre Donna Vittoria (Marion Mitterhammer) a Marco Testa (Andrea Bosca), direttore dell’albergo, per risanare i debiti del Grand Hotel Paradiso, farà di tutto per aiutare Pietro Neri a scoprire quel mistero.

Ma ritrovare Caterina Neri non sarà semplice. Un serial killer crearà tensione tra gli ospiti dell’albergo. Ad indagare sull’omicida arriverà il commissario Venezia (Ugo Dighero), che cercherà il colpevole con metodi “rivoluzionari” per l’epoca.
Tanti i giovani che formano il cast e molti volti noti al pubblico di RaiUno. Oltre ai due giovani protagonisti, Eugenio Franceschini e Valentina Bellè, ci sono: Emanuela Grimalda (Ave in Un medico in famiglia); Cornelio Grandi (in La Dama Velata); Ugo Dighero (nel ruolo del commissario Venezia), Giulio (in Un medico in famiglia); Dario Aita (Bernardo in Questo nostro amore), Federica De Cola, Asia (in Braccialetti Rossi); Pierpaolo Spollon (Pierluigi in Una Grande Famiglia). 


E, nel ruolo di personaggio chiave, Marco Testa, interpretato dal canellese Andrea Bosca. Qui, nei panni del direttore del Grand Hotel Paradiso, ambizioso e sicuro di sè, Bosca è un volto noto delle fiction Rai (si pensi a Guido di “Raccontami” e al perfido Cornelio de “La Dama Velata”). Qui interpreta anche il l’appassionato promesso sposo di Adele di cui non riesce a conquistare la fiducia.

Nato e cresciuto tra i vigneti di Canelli e il profumo della pasticceria di famiglia, Andrea Bosca, gli stessi occhi azzurri del padre Sergio, seguendo la sua passione precoce per il teatro, si è dapprima trasferito nel capoluogo piemontese per studiare recitazione allo Stabile di Torino.

Cinema, fiction, teatro e una prima esperienza da regista. Per il cinema ricordiamo, tanto per citarne qualcuno, Magnifica Presenza di Ferzan Özpetek e Outing, Fidanzati per sbaglio diretto da Matteo Vicino. In televisione, di recente è comparso su RaiUno in A Testa Alta – I Martiri di Fiesole e su Canale 5 in Romeo e Giulietta. A teatro, insieme ad Elisa Galvagno, ha curato lo spettacolo Come Vivo Acciaio, tratto da Una Questione Privata di Beppe Fenoglio. Poi la prima esperienza come regista con il cortometraggio A Tutto Tondo, realizzato allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà di Tondo, una bidonville nei pressi del porto di Manila, nelle Filippine.

Andrea Bosca vive da qualche anno a Roma, ma non dimentica la sua terra e quando può torna a casa. I suoi concittadini possono così rivederlo nei panni di pasticciere in cui si muove con molta naturalezza “per non smarrire le origini“.
“Sono rimasto sorpreso dalle qualità di tutto il cast – sottolinea Luca Ribuoli –. La maggior parte di loro non ha trent’anni e ha vissuto con nuova professionalità il mestiere dell’attore. Sono portatori di una energia diretta e incontaminata, che si chiama ancora determinazione”. E questo vale anche per Andrea.