Agricoltore abbatte 79 piante sul terreno del vicino, senza autorizzazione

calamandranaNei giorni scorsi gli Agenti della Forestale di Canelli sono intervenuti su di un taglio abusivo di una fascia di bosco nel territorio del comune di Calamandrana, un vero e proprio furto nei confronti del proprietario del fondo totalmente ignaro dei lavori sul proprio terreno.

Tutte le piante presenti, arboree ed arbustive, su di un’area di circa 1300 metri quadrati erano state abbattute senza richiedere alcun consenso al proprietario ed in spregio delle regole per il taglio dei boschi, nonché in assenza delle autorizzazioni necessarie. Si trattava di un impianto artificiale costituito da piante di conifere, noce e mandorlo, all’interno del quale si era insediato nel tempo un vero e proprio bosco, con piante di ciliegio selvatico e di quercia.

In totale erano state abbattute n. 79 piante arboree, tra ciliegi, querce, castagni, noci e mandorli, alcune ceppaie erano state sradicate e tutto il materiale legnoso risultante era stato indebitamente rimosso dall’area di taglio, incluse le ramaglie e gli altri residui di lavorazione che di norma avrebbero dovuto essere sistemati sul terreno per non impoverirlo di sostanza organica.

L’autore del taglio è un agricoltore il quale, nel corso di lavori di scasso del terreno sul proprio fondo, aveva sconfinato nel bosco adiacente. I forestali lo hanno deferito all’Autorità giudiziaria per i reati di furto e di danneggiamento del bosco. Allo stesso sono state altresì contestate varie sanzioni amministrative per violazioni alla normativa forestale regionale.

Accade spesso che la Forestale debba intervenire in simili situazioni. Non si ha infatti cognizione diffusa del livello di tutela che vige sui boschi, che da un lato vieta di procedere senza preventiva autorizzazione alla loro eliminazione e sostituzione con altre colture, dall’altro impone che, anche per tagli su piccole superfici, vengano rispettate regole precise (ad esempio sulle piante da rilasciare in piedi) volte a garantire che il bosco si mantenga nel tempo ed esplichi al meglio le sue funzioni sociali, che prescindono dal regime di proprietà.