Il riconoscimento Unesco arriverà in coincidenza dell’Assedio di Canelli

Probabilmente la notizia del riconoscimento Unesco arriverà dal Qatar in concomitanza con lo svolgersi della manifestazione più importante per la capitale dello spumante, sede delle cantine storiche o ‘cattedrali sotterranee’, come sono state anche chiamate, da cui è partito il progetto di candadatura.

Sabato 21 giugno, fin dalle prime ore dell’alba, inizierà infatti a Canelli la metamorfosi di Canelli in città “seicentesca” per la 23^ edizione della rievocazione storica dell’Assedio. Ma, dal primo pomeriggio, al di là del Belbo, giungeranno i primi rumori di guerra del nemico che si avvicina.

Sabato 21 giugno

La città assediata. Dalle ore 15,30, i soldati del Reggimento Croce Bianca, in piazza Aosta, si addestreranno in attesa del sopraggiungere delle truppe nemiche. I maestri d’arme istruiranno i soldati del reggimento Croce Bianca e le truppe per l’imminente battaglia.

Contadini e popolani in fuga dalle campagne si dirigeranno in città passando per la porta principale; i militari ispezioneranno i carriaggi alla ricerca di eventuali spie. Precedute da rombi di cannone si avvicineranno le truppe nemiche che incalzeranno i fuggitivi. Con l’avvicinarsi dei nemici, le truppe sabaude scacciate dall’accampamento esterno, si trincereranno nella cerchia cittadina. I nemici si impossessano dell’accampamento e vi si installano.

Scortato dal suo drappello, alle 17,30, al rullo dei tamburi, arriverà il Comandante della piazza di Canelli ad ispezionare le porte della città dove, dopo cannoneggiamenti e sparatorie, si inizierà a trattare. I nemici intimeranno la resa; i canellesi sdegnosamente rifiuteranno e verrà così annunciato alla popolazione l’inizio dell’assedio.

La lunga notte dell’assediato. Dalle 20, nelle osterie e taverne, sarà imbandita la “Cena degli assediati”.

Battaglia. Dalle 22, il nemico penetrerà nelle fortificazioni (nei prati Gancia, a Villanuova) con scontri fra le truppe dei Savoia e dei Gonzaga; lungo la Sternia e in tutto il centro storico improvvise scaramucce tra nemici, briganti e le milizie del colonnello Taffini.
Alle 23,30, i nemici incendieranno il castello (Gancia). Il capitano delle guardie chiederà aiuto alla popolazione e lo spettacolare incendio verrà domato dagli uomini e donne di Canelli.
I briganti assalteranno i nottambuli e gli avventori delle osterie ancora aperte. Per tutta la notte ronde e veglie negli accampamenti militari.

Per tutta la due giorni “a ferro e fuoco” lungo le vie del borgo antico, davanti alle porte della città, esibizioni di musici, saltimbanchi, giochi d’arme, compagnie di attori, commedia dell’arte, decine di bancarelle e mestieranti d’epoca ricreeranno l’atmosfera seicentesca.

Domenica 22 giugno

La battaglia sui prati Gancia. L’Assedio entrerà nel vivo dalle 9,30. Si intensificherà l’attività militare alle porte della città; i nemici si schiereranno alla porta della Villa; il Duca, preceduto dal rullo dei tamburi e accompagnato dal corteo ducale, ispezionerà le truppe.
Crescerà la confusione; il nemico tenterà un nuovo assalto al castello; non riuscendovi, si attesterà nei prati Gancia, a Villanuova, in attesa di conquistare la città.

Alle 10, le truppe del colonnello Taffini saliranno la Sternia; il nemico intimerà inutilmente la resa; scaramucce tra soldati fedeli al Duca Carlo Emanuele I di Savoia e le truppe del Duca di Nevèrs.
Intanto le varie compagnie militari sfileranno in città per raggiungere gli schieramenti nei prati Gancia.
La battaglia finale sui prati Gancia, nel borgo antico di Villanuova, dalle ore 11.
Il nemico cercherà l’atto finale, ma gli uomini e le donne di Canelli interverranno a sostegno dei militari, facendo fuggire il nemico che lascerà sul campo morti e feriti.

La vittoria. Con la conclusione della battaglia, la p popolazione esulterà per la vittoria e il capitano delle guardie e le autorità locali dichiareranno la fine dell’assedio.
Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia, premierà la popolazione canellese, esentandola dal pagamento delle tasse per trent’anni.
Con il “Pranzo della Vittoria”, dalle 12,30, grande festa con intrattenimenti vari.

La disfida della carra. I festeggiamenti, fuori e dentro le mura. Alle ore 17 avrà luogo la disfida della “Carra”, accompagnata dalla finale della disfida del Torneo Taffini.

I fuochi pirotecnici. Alle ore 22, per festeggiare la vittoria, sulla collina di Villanuova, si accenderanno i fuochi dello spettacolo pirotecnico.
Per tutta la due giorni “a ferro e fuoco”, lungo le vie del borgo antico, si assisterà ad uno spettacolo continuo di musici, compagnie di attori che si cimenteranno nella commedia dell’arte, decine di bancarelle e mestieranti d’epoca, per ricreare l’atmosfera seicentesca, ma anche tanti divertimenti e giochi. L’eno-gastronomia locale scandirà via via i passi del turista affascinato dalla rievocazione (www.assediodicanelli.it).

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