I carabinieri celebrano il 200° della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

DSC_0049Nella mattinata di lunedì 9 giugno i carabinieri del Comando Provinciale di Asti hanno celebrato il 200° annuo della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Alla solenne cerimonia hanno partecipato numerose autorità locali: il Prefetto di Asti, dott. Faloni, mons. Croce, vicario di S.E. il Vescovo di Asti, il Procuratore della Repubblica, dott. Vitari, il Presidente del Tribunale, dott. Donato, il Questore di Asti, dott. Di FRancesco, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, col. Vendola, il Sindaco di Asti, avv. Brignolo, il Commissario della Provincia di Asti, dott. Ardia, alcuni parlamentari nazionali e regionali in carica ed altre Autorità civili e religiose.

Erano presenti numerosi familiari, ex colleghi appartenenti alle varie Associazioni Nazionali Carabinieri ricadenti nel territorio con i labari ed i loro presidenti nonché alcune vedove di caduti.

La breve manifestazione, a cui ha presenziato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Asti – Tenente Colonnello Fabio Federici -, si è tenuta in una forma solenne e sobria, riproponendo come da tradizione il “magico momento” di una ricorrenza così importante.

La circostanza è stata anche l’occasione per fare una breve riflessione operativa su quanto è stato sinora fatto sul territorio dai Carabinieri astigiani; al riguardo, il Comandante Federici ha tracciato un velocissimo consuntivo evidenziando come: “il trend dell’azione di contrasto è estremamente positivo, con una notevole crescita degli arresti e delle denunce a piede libero, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la conseguente maggiore incisività dell’attività di prevenzione sul territorio, evidenziando come siano calati del 19% i furti in abitazione ”.

Il Colonnello ha altresì sottolineato che: “questi risultati, di assoluta eccellenza, sono anche il frutto della sinergia tra le Forze di Polizia, sotto la guida preziosa del Prefetto, per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e della Procura della Repubblica, per quanto riguarda le indagini.”

Il Colonnello nella storica occasione ha anche illustrato gli esiti di una recente inedita ricerca storico documentale sui i primi anni dei Carabinieri ad Asti e il loro sviluppo nei due secoli di vita.

Il Comandante Provinciale, nella storica manifestazione, ha voluto riportare alla mente alcuni valori etici e morali, segno distintivo dei fedeli servitori dello Stato, quali sono i Carabinieri, e ha tracciato le future sfide e cimenti del prossimo terzo secoli di vita dell’Arma. Alla toccanti parole del Col Federici è seguito un lungo e caloroso applauso di tutti i presenti.

Il Comandante Provinciale ha preannunciato l’intitolazione nel prossimo anno della sede del Comando Provinciale di Asti al Carabiniere astigiano Giovanni Battista SCAPACCINO , prima MOVM delle Forze Armate, nonché la prossima inaugurazione di una cappella votiva alla Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, esempio unico in Italia, presso la neo restaurata chiesa di San Giovanni Battista di Incisa Scapaccino.

La ricorrenza si è caratterizzata per la concessione di 33 riconoscimenti concessi a Ufficiali, Marescialli, Brigadieri e Carabinieri dell’intera provincia astigiana, che si sono contraddistinti per importanti operazioni di contrasto ai reati più odiosi, quali furti, rapine e truffe, arresto di latitanti e per azioni di coraggio, consistenti nel salvataggio di vite umane, ed è stato consegnato l’ormai tradizionale “premio Carabiniere Scapaccino” all’App. Botto di Roccaverano, il quale, nello svolgimento dei propri compiti Istituzionali, ha evidenziato, attualizzandoli, i valori etici, morali e professionali, a ricordo della figura del Carabiniere Scapaccino, prima Medaglia d’Oro al Valor Militare dell’Arma e dell’Esercito.

Le fasi conclusive della cerimonia sono state particolarmente emozionanti sia per la lettura della preghiera del Carabiniere che per il ricordo solenne dei caduti con l’esecuzione del “silenzio fuori ordinanza”, nonché quando il Comandante Provinciale ha richiamato alla mente l’obiettivo principale per ciascun carabiniere “quello di meritare dai nostri concittadini un Grazie! Un Semplice Grazie, che per noi, umili servitori, ha un valore profondo, perché Grazie è una carezza sul nostro cuore e sul nostro animo e ci infonde quel particolare slancio che, negli istanti in cui il rischio dell’incolumità personale incombe, permette a noi carabinieri di chiudere gli occhi e lanciarci senza paura oltre l’ostacolo, in un unico granitico eroico blocco d’intenti e di cuore, così perpetuando la gloriosa tradizione dell’arma.”

Infine, il Tenente Colonnello Fabio Federici, nel terminare la sua coinvolgente allocuzione, ha lanciato un profondo e significativo messaggio ai presenti: “il desiderio è che i nostri sogni diventino responsabilità e si possa uscire dalla sommersione dell’inganno delle parole, affinché si realizzi l’auspicio di Papa Francesco, che ha recentemente affermato: “per favore, non lasciateci rubare la speranza” ed è proprio da questa rinnovata speranza che noi tutti, Istituzioni e società civile, dobbiamo ripartire”, e ha terminato il suo discorso in modo informale, ma nello stesso tempo appassionato e romantico, evocando la sensazione di affidamento che la presenza del militi dell’Arma suscita nella percezione degli italiani, parafrasando le parole del poeta Ungaretti, ha chiosato: “quando vedo due Carabinieri, m’illumino d’immenso!!!” Viva l’Arma dei Carabinieri!”.

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