Andrea Faccio riconfermato presidente della sezione vitivinicola regionale di Confagricoltura Piemonte

Faccio Andrea 4Andrea Faccio, 42 anni, imprenditore vinicolo con cantina e vigneti tra Canelli e Agliano Terme, vicepresidente di Confagricoltura Asti, è stato riconfermato presidente della sezione vitivinicola regionale di Confagricoltura Piemonte. Vicepresidenti sono stati eletti l’alessandrino Maurizio Montobbio e il cuneese Renato Negro.

«Ora bisogna mettersi al lavoro per garantire continuità alla filiera vitivinicola» è stata la prima dichiarazione del neo presidente, che ha analizzato lo stato dell’arte della produzione vinicola piemontese. «I vini del Piemonte hanno successo soprattutto all’estero – ha detto Faccio -. Oggi sembra scontato dirlo, tuttavia l’export ha salvato le nostre aziende perché il mercato italiano resta, per molti versi, depresso. La frontiera futura restano i mercati stranieri».

Per quanto riguarda il rapporto tra imprese vitivinicole e le istituzioni pubbliche Faccio punta l’indice sulla burocrazia inutile che rallenta l’attività delle aziende. «La situazione è davvero grave – afferma -. Stiamo morendo di carta. L’appello che lancio alle istituzioni e anche alla nuova Giunta regionaleche si formerà in questi giorni, è di semplificare il più possibile per agevolare chi fa reddito e crea occupazione».

Quanto ai controlli il pensiero del presidente degli imprenditori vitivinicoli di Confagricoltura Piemonte è chiaro: «Ci vogliono, certo, ma quello che è sbagliato è farli in cantina. I controlli più efficaci contro frodi e furbetti si fanno sugli scaffali, come recenti fatti di cronaca hanno dimostrato».

Infine un accenno alla promozione vinicola. Faccio pensa e propone un intervento più diretto e autorevole della Regione Piemonte. «A mio modo di vedere – sostiene – la Regione dovrebbe entrare nel cda di quegli enti e di quei superconsorzi che si occupano di promozione e che, però, rischiano di diventare appannaggio solo di una parte della produzione vitivinicola piemontese. Insomma la Regione Piemonte sia istituzione super partes per garantire che i fondi di tutti siano spesi per la promozione di tutti i vini piemontesi».

 

 

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