Per il sindaco Gabusi un’altra gatta da pelare

VICARIOLI CORTILEAd un mese dalle elezioni amministrative, il sindaco Marco Gabusi, che si ripresenta come candidato sindaco della lista “Gabusi Sì”, dopo la sua presa di posizione a proposito dell’accoglienza profughi, si trova a dover far fronte ad un’altra spinosa questione.

La gatta da pelare questa volta è rappresentata da un gruppo di cittadini proprietari di uno stabile storico, Palazzo Bellotti, sito in corso Libertà 24, nel cui cortile (attraverso il quale si accede ai box condominiali) l’amministrazione comunale ha deciso di costruire una vasca di decantazione per intervenire sul sistema fognario pubblico gravante sulla Bealera (‘bialera’ in dialetto canellese) del Mulino, allo scopo di risolvere l’annoso problema (sollevato anche dall’associazione Valle Belbo Pulita) dello sversamento dei liquami fognari direttamente nel torrente Belbo.

La nuova condotta si collegherebbe in via Michele Pavia (un tratto della fognatura ivi esistente verrebbe abbandonato) alla Bealera del Mulino. Il costo dell’intervento è stato calcolato in 100 mila euro. Il Comune dovrebbe procedere all’esproprio dell’area necessaria che lo renderebbe una sorta di condomino in più. Si costituirebbe infatti una servitù passiva.

Per denunciare la cosa, mercoledì 23 aprile, in corso Libertà 24, al primo piano dello studio dell’avvocato Vittorio Merlo, presente quale condomino, ai giornalisti convocati è stata illustrata la ingarbugliata situazione dal dott. Carlo Vicarioli, in veste di condomino e di portavoce dei proprietari di Palazzo Bellotti (l’intero stabile era appartenuto fino al 1971 all’avvocato Bellotti).

Nel maggio 2013 una comunicazione del gestore operativo Acque Potabili e del Comune di Canelli informava i condomini dell’intervento e della necessità dell’esproprio di una parte del cortile per realizzare l’opera, dichiarata di ‘pubblica utilità’. Il progetto definitivo, approvato dall’Autorità d’Ambito n. 5 Astigiano Monferrato nel novembre dello stesso anno, veniva depositato anche presso il Comune di Canelli.

Nei 30 giorni successivi alla notifica gli interessati avrebbero potuto presentare le loro osservazioni da esaminare in sede di Conferenza dei Servizi. Questo non è accaduto perché i condomini non sarebbero stato in grado di contrapporre ragioni tecniche al progetto di intervento, come ha sottolineato Vicarioli, ed un esperto, da loro incaricato, non sarebbe riuscito in poco tempo a elaborare un documento.

Qualora l’opera venisse realizzata il danno per i proprietari sarebbe notevole, come è stato evidenziato, con problemi di manutenzione, di accesso e rischi di miasmi. I condomini di Palazzo Bellotti, oltre a considerare per lo meno discutibile la location dell’opera, lamentano principalmente mancanza d’informazione da parte dell’Amministrazione (la notifica sarebbe pervenuta solo ad alcuni degli undici condomini). Oltre a questo, di non essere stati informati della data di svolgimento della Conferenza dei Servizi.

Per risolvere il caso si sono affidati all’avvocato ‘amministrativista’ Enrico Rabino di Asti.