Più di 40 quintali di rifiuti di vario tipo rimossi dall’ex galoppatoio canellese

RifiutiPiù di 40 quintali di ferrame, pneumatici, platica, bottiglie in pet e in vetro, materassi, oggetti d’arredamento, water e bidè e altri rifiuti raccolti nel grande invaso dell’ex galoppatoio canellese, lungo il “Pisoch”, il camminamento che da via Villanuova sale verso piazzale San Leonardo, e lungo le rive del Belbo.

Finiti, tutti, nella rifiuteria di regione Dota, in via Olindo. I camion dell’Asp hanno lavorato a pieno ritmo, sabato scorso, per liberare dai rifiuti le scarpate dell’ex galoppatoio, le rive del Belbo e via Villanuova dove Protezione Civile, gli Amici dei Vigili del Fuoco, alcuni cittadini, il sindaco Marco Gabusi con assessori e consiglieri avevano lavorato per raccogliere quanto abbandonato illegalmente.

Ecostazione voluta da Comune e Gaia che, nei primi cinque mesi di attività, è stata meta di numerosi canellesi. Una cinquantina, in media, i privati cittadini, ma anche negozianti e piccole aziende che si sono rivolte alla struttura realizzata nell’area industriale. I numeri sono eloquenti: oltre 2500 chili di scarti edilizi, altrettanti di ingombranti indifferenziati, due container di pneumatici, uno di vetro, due di plastica raccolti ed avviati allo smaltimento differenziato.

Il conferimento è riservato ai residenti, «anche se – ammette l’assessore Paolo Gandolfo – qualcuno, proveniente dai comuni vicini, ci prova a smaltire presentandosi agli addetti». E aggiunge: «E’ un servizio importante per la città, che ha visto aumentare il rifiuti differenziato e scendere l’indifferenziato nella raccolta “porta a porta”, accessibile a tutti gratuitamente».

L’ecostazione è aperta, con presenza del personale di Gaia spa, il martedì, venerdì e sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 17,30.