Suor Anna Maria Scarzello, della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Don Bosco, è la vincitrice della sedicesima edizione del Premio internazionale “La Donna dell’anno”, consegnato nella serata di venerdì 7 marzo, al teatro Splendor di Aosta, dalla Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, alla presenza dei componenti delle due Giurie del Premio. Erano presenti suor Alaide Deretti, Consigliera generale per la Missione ad gentes,in rappresentanza della Madre, suor Fernanda Salusso Vicaria Ispettoriale, la direttrice suor Anna Maria Geuna e le fma della comunità di Aosta e di Cuneo. È stato motivo di gioia ascoltare quanti frutti positivi continuino a nascere ancora oggi da quella radice piantata da Don Bosco e Madre Mazzarello.
Suor Anna Maria Scarzello è originaria di Tarantasca (Cuneo), ed è attualmente impegnata in Siria, nell’ospedale italiano di Damasco, in un contesto drammaticamente segnato dalla guerra e da profonde violenze. Il contatto con il dolore quotidiano di tante persone non l’ha spezzata ma fortificata nella sua missione di solidarietà. La sua semplicità e umiltà, la sua umanità e intraprendenza, il senso di comunione e di pace hanno toccato il cuore della gente.
La presidente della Giuria ha così motivato l’assegnazione del premio dichiarando: “Abbracciando la vocazione religiosa, Suor Anna Maria ha preso tra le braccia il mondo facendosi carico delle sofferenze dell’umanità. Con discrezione e riservatezza, simboli di profonda umiltà, dedica la propria vita, 365 giorni all’anno, nel dare sostegno ai poveri e agli ammalati, operando nelle zone più martoriate del mondo. Con azioni concrete ed estremamente innovative, ha alimentato la cultura dello sviluppo sostenibile tra gli Indigeni del Chiapas. Con dedizione e pragmatismo, ha fronteggiato l’emergenza sanitaria di un Paese come la Siria terribilmente segnato dalla guerra. Suor Anna Maria, missionaria mossa dall’amore di Dio, è donna di speranza e di solidarietà capace di infondere fiducia e coraggio”.
A suor Anna Maria Scarzello sono andati i 30.000 euro da destinarsi all’attività e all’azione che hanno determinato l’attribuzione del riconoscimento stesso.