Distretto industriale: Oscar Bielli invita il sindaco Gabusi a non dimenticare il lavoro fatto dalle vecchie generazioni

BIELLI OSCAR consigliere comunale di opposizione di CanelliIl consigliere di minoranza (PdL-Lega Nord) ed ex sindaco di Canelli Oscar Bielli ha inviato una lettera indirizzata al sindaco Marco Gabusi che pubblichiamo integralmente:

«Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione delle minoranze, il sindaco Marco Gabusi, per contenere le accuse di aver trascurato le politiche a favore del Distretto Industriale, ha sostenuto la tesi “.. .la vecchia generazione (di imprenditori) ha avuto un approccio individualista…”.

Ora vorrei ricordare, ancora una volta, che grazie alla “vecchia generazione” il nostro territorio può garantire ancora occupazione giovanile e un discreto benessere e ci sarebbe da essere felici se il passaggio generazionale o le nuove acquisizioni potessero eguagliare i risultati delle “vecchie generazioni”. Se poi vi è un settore in cui, per motivi squisitamente tecnici, la collaborazione tra aziende è d’obbligo, questo è il settore enomeccanico e del packaging. Ma per parlare occorre un minimo di dimestichezza.

Per quanto attiene il Distretto Industriale Canelli-Santo Stefano Belbo, nato, primo in Piemonte, nel 1998, ha usufruito appieno della legge regionale n. 24, ha saputo darsi un progetto, un consiglio operativo, incentivare, anche tra la “vecchia generazione”, lo spirito di collaborazione, se è vero, come è vero, che ben 4 progetti, presentati da Consorzi o associazioni temporanee di impresa, ottennero finanziamenti pubblici per 3 miliardi di lire a favore della internazionalizzazione, innovazione tecnologica, formazione professionale, ricerca e sviluppo.

Sempre attraverso il Distretto vennero finanziati “Canellitaly” (3 edizioni con ospitalità di oltre 30 delegazioni straniere a favore delle aziende del distretto), la realizzazione e l’urbanizzazione della nuova area industriale “Canellitaly”, la proroga della legge Tremonti a favore degli investimenti delle aziende.

Non mi pare che la visita al Simei (che tutti i sindaci hanno sempre fatto ritenendola un gesto di cortesia e di attenzione, non certo un investimento… almeno per le aziende…), un incontro con un Presidente regionale che non so che impegni possa assumersi per il futuro, una riunione del Consiglio di Distretto in oltre quattro anni possano sembrare paragonabili.

Invito il sindaco ad un sano realismo e a non dimenticare o minimizzare il lavoro fatto dalle “vecchie generazioni” siano queste imprenditoriali che di pubblica amministrazione, alle quali bisogna portare rispetto perché tutti, lui compreso, abbiamo ereditato qualche cosa.»