“Brinda con l’Asti insieme a noi”: trenta ristoratori hanno ricevuto il loro ritratto, firmato Piccatto

CONSORZIO ASTIOgnuno dei trenta ristoratori che il Consorzio dell’Asti ha coinvolto nell’operazione “Brinda con l’Asti insieme a noi” ha ricevuto, lunedì 4 novembre, nella sede del Consorzio dell’Asti, il disegno originale di Luigi Piccatto, una della firme più famose del mondo dei fumetti internazionale, tra i padri del mitico Dylan Dog.

Piccatto, che ha confessato di essersi molto divertito in questo suo ruolo di vignettista spumeggiante, li ha ritratti, con il suo stile, con una bottiglia di Asti. Il disegno autografo andrà ad arricchire le pareti dei locali e testimonierà della nuova alleanza tra ristoratori del territorio dell’Asti e il Consorzio.

Il presidente del Consorzio, Gianni Marzagalli, durante l’incontro di lunedì scorso ha usato una metafora: “L’Asti docg è come un grande albero, il suo Consorzio ha ottanta anni di vita. Ha sviluppato un tronco possente e lunghi rami che arrivano in tutti i paesi del mondo. Ma questo albero non può rimanere forte e sano e avere nuova linfa se non ci occupiamo anche delle radici, del terreno dove è nato e cresciuto. Per questo è importante che nel territorio dell’Asti, nei 53 comuni dove è coltivata l’uva moscato e dove nasce il nostro vino l’Asti sia conosciuto e apprezzato. Non sono mancati errori e sotto valutazioni in passato. Ma noi abbiamo il dovere di vivere il presente e guardare al futuro con fiducia, ripartendo dalle nostre radici”.

Ecco dunque i trenta ristoranti della zona di produzione del moscato a docg delle province di Asti, Cuneo e Alessandria, coinvolti da un’idea di Pier Ottavio Daniele, sviluppata con l’aiuto del fotografo Giulio Morra, dell’acquarellista Cesare Valeri e del disegnatore di fumetti Luigi Piccatto.

Ad ognuno di loro, al momento di ritirare il ritratto il giornalista Sergio Miravalle ha chiesto uno slogan, una motivazione che suggellasse l’intesa tra l’Asti docg e il loro ristorante.

Sono emersi riferimenti alla terra e alla dolcezza, ma anche citazioni di blues, rima baciate, frasi poetiche, tocchi di simpatia.

Ora parte il programma di comunicazione con pagine sui giornali dedicate a ciascuno dei trenta ristoratori ai quali è stato anche chiesta e sarà pubblicata una ricetta della loro cucina con l’Asti docg.

Il direttore del Consorzio Giorgio Bosticco ha ringraziato per la partecipazione e ricordato l’impegno comune di far crescere l’immagine dell’Asti nel mondo facendo conoscere questo straordinario vino frutto della dolcezza naturale dell’uva moscato: “Mentre siamo impegnati a portare e tutelare l’immagine dell’Asti docg nel mondo, e stiamo creando spazi di mercato con l’Asti Hour, il modo nuovo di proporre l’Asti abbinato alla frutta, puntiamo sulla zona d’origine. Trenta ristoratori e i loro locali diventano così testimonial di un rilancio dell’Asti che vuole tornare ad essere la degna conclusione di ogni grande cena, soprattutto nella terra dove nasce l’uva e vengono prodotte le bollicine italiane a docg più brindate al mondo”.

“I problemi sono complessi e il momento economico che stiamo vivendo è sotto gli occhi e purtroppo nelle tasche di tutti – ha concluso Marzagalli – ma ciò non significa stare fermi, anzi abbiamo la volontà e il dovere di tutelare questo grande e storico patrimonio collettivo che è il mondo dell’Asti che con il Moscato docg rappresenta un comparto vitale per l’enologia piemontese: oltre un terzo dell’intera viticoltura della regione, quasi 10 mila ettari di vigneti, 4000 aziende agricole, duecento imprese enologiche che producono ogni anno quasi cento milioni di bottiglie vendute per oltre l’80 % nel mondo”.
Nella foto ricordo sono schierati i trenta ristoratori che il Consorzio dell’Asti ha coinvolto nell’operazione “Brinda con l’Asti insieme a noi”.

Solidarietà concreta grazie ai brindisi alla Douja

La giornata ha avuto anche un altro momento significativo. La consegna di un assegno di 10 mila euro al presidente dell’Associazione Astro-pulmino amico Renzo Negro alla presenza di Franco Testore, primario del reparto di oncologia delll’Ospedale Massaja di Asti.

Diecimila euro frutto dell’operazione “Dolci brindisi benefici” che si è svolta durante le giornate della Douja d’or di settembre.

Una scelta di solidarietà concreta voluta dal Consorzio e che è stata molto apprezzata dagli astigiani e dai visitatori della grande kermesse enologica. Le degustazioni di Asti e Moscato docg e quelle dell’Asti Hour, durante la Douja, hanno così fruttato la bella cifra di 10 mila euro, versate ai vertici dell’Astro.

“E’ una somma che vi consegniamo con gioia sapendo che in quel reparto la gioia è un bene raro e prezioso, ma che grazie all’opera di volontari come voi le persone malate trovano umanità e aiuto concreto”.

Il presidente Renzo Negro e il primario Franco Testore hanno ringraziato e ricordato che questo denaro è provvidenziale per contribuire al rinnovo dei pulmini usati per il trasporto da tutta la provincia di Asti dei malati oncologci all’ospedale per le tearapie. “Un servizio che ci fa percorrere decine di miglia di chilometri l’anno. Noi le colline del moscato le conosciamo bene anche per questo”ha concluso Negro.