Nel mare nostrum astigiano sarà inaugurata una mostra di fossili di cetacei

SONY DSCDal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dove è stata conservata per decenni, i resti della balenottera di Vigliano, vissuta tre milioni e mezzo di anni fa, sta prendendo forma a Palazzo del Michelerio, sede dell’Ente di Gestione delle Aree Protette Astigiane, dove mani esperte ricompongono pazientemente il suo lungo scheletro fossile (8 metri).

Il reperto è considerato “di grande importanza sia dal punto di vista storico che scientifico. Dopo molti anni, il professor Giulio Pavia, paleontologo di fama internazionale, ha rivisto la pinna destra della balena che con un compagno universitario aveva recuperato nel 1961 in frazione Valmontasca di Vigliano (due anni prima era stato scoperto il possente scheletro). Gli astigiani potranno osservare la Viglianottera e gli altri grandi cetacei ritrovati nell’Astigiano dal 1959 a oggi, nella mostra permanente “Quando tra i filari… nuotavano le balene” che sarà inaugurata sabato 26 ottobre, alle ore 18, al Palazzo del Michelerio, destinato a diventare sede del Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano e del Monferrato.

“Asti, insieme alla Toscana e al Nord Carolina – ha spiegato il conservatore museale e paleontologo Piero Damarco – è uno dei tre centri al mondo specializzati nello studio dei delfini fossili. E i cetacei visibili nella mostra rivestono un’importanza a livello internazionale”.

“I beni paleontologici dell’Astigiano – ha confermato Alberto Crosetto per Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte – hanno un rilievo eccezionale: questa realtà, ben affermata a livello europeo, è ancora poco conosciuta a livello locale. L’esposizione al pubblico della balena di Vigliano e degli altri reperti rappresentano un momento entusiasmante e un sogno a lungo accarezzato”.

Insieme alla Viglianottera si potranno vedere le balene di San Marzanotto e Chiusano, i delfini ritrovati a Belangero e Settime: una collezione chiamata a comporre la prima sezione del nascente Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano e del Monferrato.

Per il sindaco Emma Adorno il patrimonio paleontologico rappresenterà in prospettiva “il rilancio dei territori, anche se non con riscontri immediati”, mentre ciò che sta nascendo al Michelerio contribuirà “a irrobustire la concezione del museo diffuso” (Giuseppe Misuraca, Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino). Per l’Ente di Gestione, come ha ricordato l’ex presidente Gianfranco Miroglio, il recupero dello storico palazzo di corso Alfieri e l’allestimento del nuovo museo paleontologico hanno rappresentato “uno dei progetti più impegnativi degli ultimi vent’anni”. Un’operazione, secondo il sindaco Fabrizio Brignolo, affiancato nella conferenza stampa dall’assessore all’Ambiente Alberto Pasta, che si inserisce nel programma di riqualificazione dei grandi contenitori dismessi della città.

Il programma della giornata si aprirà alle 14 con la mostra scambio di minerali che proseguirà fino alle 20. Dalle 20 alle 22 si terranno le visite guidate agli importanti ritrovamenti di cetacei del mare astigiano. Poi musica con il Trio Canola (arpe celtiche) di Torino e laboratori creativi per bambini e ragazzi con la Cooperativa CSPS.
Alle 16 presentazione del libro “Manuale del perfetto cercatore d’alberi” proposta dalla rassegna Verdeterra: l’autore Tiziano Fratus converserà con Gianfranco Miroglio. Tutte le iniziative sono a ingresso libero.