Distretto industriale ‘distratto’, non si riunisce da tre anni

BIELLI OSCAROscar Bielli, dopo la visita alle aziende meccaniche canellesi Fimer e Arol del presidente regionale Cota, così annota: «Prima o poi si voterà. Pensando male, di conseguenza peccando, ma forse azzeccandoci, assisto a movimenti sul territorio che mi inducono a cattivi pensieri. Il Governatore Cota in visita al settore enomeccanico di Canelli afferma: “queste sono le realtà che fanno bene al Piemonte” e ancora “già solo entrando in due aziende della filiera enomeccanica si capisce come i distretti industriali non siano superati”.

E’ la filosofia che ispirò “Canellitaly” (34 delegazioni internazionali in visita nelle sedi aziendali canellesi in 3 anni, stand presso il Simei. Tutto senza costi per le aziende), che consentì al distretto Canelli-Santo Stefano Belbo di veder finanziati ben 4 progetti, proposti dalle aziende di settore, per complessivi 3 miliardi di lire. Cota potrà informarsi presso il suo assessore Gilberto Pichetto, padre della legge n.24, che diede origine ai distretti (il nostro fu il primo a costituirsi in Piemonte).

Fu grazie a questo che ottenemmo finanziamenti per dare vita alla nuova area industriale denominata per l’appunto “Canellitaly”, e la proroga, a favore delle aziende, della “Tremonti”.
Peccato che il nostro distretto industriale sia più che altro “distratto”, probabilmente da altre cose, se è vero, come è vero, che il suo consiglio non si riunisce da oltre tre anni.

E’ vero, è nato un nuovo organismo di concerto con le Camere di Commercio per privilegiare le nostre aziende. Confido che, prossimamente, il sindaco Marco Gabusi renda noti gli esiti e le adesioni che tale iniziativa ha prodotto. Non fosse altro che per smentire la mia affermazione iniziale. Sarei lieto di ricredermi».