La sfilata di Canelli al Palio di Asti

Protagonisti della sfilata di CanelliQuest’anno Canelli, come tema della sfilata, ha presentato “Gli Scarampi signori di Canelli”. La famiglia degli Scarampi è infatti una delle più antiche del patriziato astese.
Esercitò un’intensa attività creditizia della quale si avvalsero i conti sabaudi dal 1297 al 1381; ricevette privilegi commerciali dai Re di Francia e di Navarra che considerarono gli Scarampi “burgenses” e non “stranieri”. Furono destinatari di  investiture di feudi, da parte sia del Comune e Signori di Asti, sia del Marchese del Monferrato, che dei Savoia.

Dal 1329 feudatari di Vinchio, Montaldo e Mombercelli, più tardi, furono investiti di  Cortemilia, Canale, Olmo, Roccaverano, Bubbio, San Giorgio, Monastero, Cairo, Proney, fregiandosi anche del titolo di marchesi.
Nel 1462 agli Scarampi è assegnato in feudo dal Duca Carlo d’Orléans, discendente dei Visconti-Orléans, Signore di Asti, “Villa et locum et posse Canellarum Patriae Astensis” (città, territorio e possedimenti di Canelli d’Asti).

La nobile famiglia eccelleva, dunque, non solo sul piano commerciale, ma anche per sensibilità culturale. Fin dal XIII secolo fu molto  attiva nella vita politica.
Il Comune di Canelli rievoca l’omaggio di benvenuto ai nuovi feudatari preceduti nel corteo dalle chiavi della Città e dalla bolla di dedizione e seguiti dal popolo che offre i prodotti del proprio lavoro, con doviziosi omaggi.

Secondo il rituale, i doni simbolici agli Scarampi seguono, nella presentazione offertoriale, un ordine propiziatorio: il pane ed il sale dell’ospitalità, le pregiate uve delle colline, il bianco vino apprezzato alla corte di Francia, cesti di prodotti dell’orto, tessuti e ricami con le insegne. Il tutto come augurio di buon governo e di prosperità per il popolo.
Quest’anno, per la prima volta, ha fatto visita al comitato Palio canellese il nuovo Capitano del Palio, Ezio Clerico con i suoi magistrati che ha dato  licenza di correre il Palio 2013 al rettore Giancarlo Benedetti tra i più longevi rettori del Palio astigiano.

Per la prima volta, c’era anche  il Sindaco Marco Gabusi con l’assessore Aldo Gai. Alla sfilata, in piazza Gancia, è seguita la tradizionale benedizione a fantino e cavallo da parte del diacono di Villanuova, Angelo Amerio.
A rappresentare i colori bianco-azzurri  Benedetti ha chiamato un esordiente sulla pista astigiana: Alessandro Colombatti 22 anni viterbese, che per la sua bellezza è stato molto applaudito dalle donne. (Ma.Fe.)