Nella parrocchiale di Moasca ritornano restaurate tre artistiche tele settecentesche

Una delle tre tele restaurate della chiesa di San Pietro apostoloSabato  29 giugno, alle ore 18, nella chiesa di San Pietro apostolo, a Moasca, ritorneranno tre belle opere del primo Settecento. L’impegnativa operazione si è potuta effettuare grazie all’intervento della Soprintendenza per i beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, dopo i restauri (tutti nel 2013) della Nicola Restauri s.r.l. (Aramengo AT), sotto la direzione  di Giovanni Donato.
Hanno partecipato al finanziamento: Parrocchia di San Pietro di Moasca, Compagnia di San Paolo di Torino, Fondazione, Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

L’evento sarà presenziato dal sindaco di Moasca Maurizio Bologna.

Queste le tre opere:

  • “La Vergine del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena” (1699). Olio su tela, (202,5 x 165 cm) di Secondo Arellano (Costigliole d’Asti 1640 – 1701) e della figlia Caterina (1664 – 1725);
  • “Apparizione di Gesù Bambino a Sant’Antonio da Padova in preghiera per le anime purganti”, di Antonio Cifrondi (Clusone 1656 – Brescia 1730); olio su tela (188 x 126);
  • San Pietro di Antonio Cifrondi (Clusone 1656 – Brescia 1730); olio su tela (190 x 115 cm).

 “Sono lieto – dichiara don Andrea Benso, parroco di Moasca – che la restituzione delle opere d’arte alla Parrocchiale rientri nell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI, e continuato da Papa Francesco, per ravvivare le nostre radici cristiane. Su queste radici antiche si innesta la nostra Comunità, che continua il suo cammino nel terzo millennio. Il patrimonio d’arte e di devozione presente nella nostra Chiesa deve essere fruibile da tutti, ed è compito nostro tramandarlo alle generazioni future.
Un sentito ringraziamento per l’impegno profuso e il lavoro svolto va a tutti coloro che,
a vario titolo, hanno collaborato e contribuito a raggiungere questo risultato».

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