L’attaccante della Juventus Fabio Quagliarella, in visita alle “Cattedrali sotterranee” candidate a Patrimonio dell’Unesco, accompagnato dagli uomini dello staff bianconero in un tour organizzato dall’assessore al commercio e promozione Giovanni Vassallo, è arrivato in serata a Canelli alle cantine di Casa Coppo.
Il bomber, fresco di scudetto, è stato accolto da Paolo Coppo e dal sindaco Marco Gabusi, che lo hanno introdotto nei segreti della cantine storiche, illustrandogli le fasi di lavorazione dei grandi vini rossi e l’affinamento in bottiglia degli spumanti metodo classico. «Un mondo che non conoscevo – ha commentato Quagliarella – Un luogo di eccellenza, dove si comprende come il lavoro sia passione e arte, come un bel goal».
Al termine della visita, il campione Quagliarella ha potuto gustare anche le prelibatezze del ristorante “San Marco” di Piercarlo e Mariuccia Ferrero. All’uscita dal locale è stato festeggiato da alcuni fans che lo hanno atteso pazientemente.
D’obbligo la fermata in Casa Coppo, dove, sabato 25 e domenica 26 maggio, è stata celebrata la rituale festa di primavera, un’occasione per un duplice incontro: quello tra i prodotti dell’eccellenza alimentare italiana abbinata ai vini Coppo, e un vitigno, il Sangiovese, quest’anno.
“Il Sangiovese – ha detto Giacomo Tachis – sta all’Italia come il Cabernet sta alla Francia: sono vini che esprimono un’identità viticola e vinicola di un Paese”. Lunga ed appassionante la sua storia. E’ sicuramente il re incontrastato dei vini rossi del centro Italia dove è praticamente presente in ogni zona. E’ accertato che il Sangiovese, insieme alla Barbera, è uno dei vitigni italiani più diffusi (le aree coltivate coprono l’11% della superficie viticola nazionale) ed entra negli uvaggi di centinaia di vini.
L’intero ricavato dell’iniziativa verrà devoluto all’ “Associazione La Collina Degli Elfi – Govone”.
La Collina degli Elfi è un’associazione di volontariato che organizza e gestisce un centro di accoglienza ed assistenza per bambini malati di cancro o affetti da malattie croniche accompagnati dalle loro famiglie.