La Saclà ritirerà 9 mila quintali di ortaggi dagli orticoltori Coldiretti di Asti, Alessandria, Cuneo e Torino

Almeno 9 mila quintali di ortaggi semilavorati saranno ritirati quest’anno dalla F.lli Saclà Spa, importante e prestigiosa azienda conserviera di Asti, dagli orticoltori Coldiretti delle province di Asti, Alessandria, Torino e Cuneo, di basilico, carote, cavolfiori, cipolle rosse e bionde, peperoni, rape, scalogno e sedani bianchi e verdi.

L’accordo di fornitura fra la F.lli Saclà e la cooperativa Orto Piemonte  è stato sottoscritto, giovedì 23 maggio.  “Siamo soddisfatti – commenta il presidente Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – per questa ulteriore conferma da parte della F.lli Saclà. Il contratto di filiera quinquennale, stipulato due anni fa, è stato ulteriormente implementato. Aumentano le referenze ed anche alcuni prezzi, nonostante il momento congiunturale sicuramente difficoltoso per tutti”.

Grazie alla capillare assistenza tecnica Coldiretti erogata alle imprese associate, che fornisce le massime garanzie qualitative dei prodotti, nei centri di San Damiano d’Asti e Castelnuovo Scrivia, presso la cooperativa agricola “Orto Piemonte”, saranno raccolti e semilavorati gli ortaggi per poi conferirli alla Saclà. Naturalmente ai produttori saranno garantiti prezzi adeguati e soprattutto la certezza della collocazione del prodotto senza particolari problemi.

Da parte sua anche la F.lli Saclà avrà le massime garanzie qualitative, la costanza delle forniture e, soprattutto, il forte valore aggiunto del territorio piemontese.

“Siamo veramente soddisfatti – conferma il presidente di Orto Piemonte, Renzo Allegretti – sia per i prezzi spuntati con l’azienda agroalimentare, sia per le nuove referenze introdotte nelle forniture. Significa anche che abbiamo lavorato bene durante la campagna scorsa, siamo riusciti a mettere a regime le coltivazioni e ad organizzare al meglio il sistema di lavorazione del prodotto”.

“Un ringraziamento particolare – sottolinea Roberto Cabiale – va all’amministratore delegato della F.lli Saclà Spa, il Cavaliere del Lavoro Lorenzo Ercole, e con lui a tutto il management dell’azienda, per il rinnovato impegno verso il territorio e il Made in Italy. Al contrario di quanto accade nella pubblica amministrazione, un’azienda che produce, come la F.lli Saclà, ha capito l’importante valore aggiunto offerto dal territorio e dai produttori locali”.

La vena polemica del Presidente provinciale Coldiretti si riferisce, evidentemente, al recente mancato rinnovo del contratto di fornitura per la mensa dell’Asl At, dettato dal perverso meccanismo della centrale di acquisti collettivi introdotto dalla “spending review” del governo Monti.

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