Elda Lanza ‘scrittrice adottata’ dall’Istituto Tecnico Artom di Canelli

STUDENTI ARTOMVentiquattro alunni della 3 cm dell’Istituto Tecnico Artom, venerdì 22 marzo, hanno avuto la fortuna  di incontrare la scrittrice adottata, Elda Lanza, autrice del giallo “Niente lacrime per la signorina Olga”, Salani editore.

Con l’autrice, di cui i ragazzi hanno letto il libro, si è svolto un confronto aperto e intelligente. Altri tre incontri attendono gli studenti Artom: il 5 aprile, il 19 aprile a Canelli e, il 20 maggio, al Salone del Libro, con scrittori e classi piemontesi.

Da sinistra: Cristina Barisone e Elda LanxaElda Lanza. Nota al grande pubblico come prima presentatrice della televisione italiana, giornalista, cuoca provetta, esperta di galateo, a 88 anni, scrive gialli (è in uscita il secondo giallo). Un’esplosiva simpatia che sa comunicare direttamente coi lettori, come nella scrittura.
A quattro anni e mezzo, ha iniziato a scrivere, ha letto molti libri, nessun giallo, se non capiva smetteva. Nei suoi scritti non ha mai avuto una scaletta, come modello e come lettore le donne. 

“Quando uno comincia a scrivere – ha riportato di Umberto Eco –  è come se entrasse nel bosco, dove non ci sono sentieri e ci si può persino perdere”.

Ed ha commentato: «Il sentiero è di chi legge. Gli occhi sono del lettore. Nel mio giallo anche la grammatica, la punteggiatura hanno un senso, così come il doppio spazio. Pensate a cosa può esistere in quello spazio. Io descrivo, ma non vado molto oltre. E’ la fantasia del lettore che deve entrare in gioco. Questa sarebbe la cosa più bella che può capitare ad uno scrittore».

La coordinatrice dell’Artom, prof. Cristina Barisone, ha commentato:  «Siamo un istituto tecnico, ma abbiamo avuto il privilegio di partecipare a questa iniziativa già quattro volte, con l’adozione di Gianni Farinetti, Luca Rastello, Boosta dei Subsonica e Amara Lachous. Continuo a sperare che, oltre a diventare bravi tecnici, possano diventare anche uomini sensibili e consapevoli e per questo la letteratura aiuta!»

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