>> Enrico Cavallero punta il dito contro Poste Italiane

Enrico Alessandro Cavallero, consigliere comunale di Costigliole,  interviene sulle scelte di Poste italiane e sulle ricadute sul nostro territorio: «… Con una manovra definita  “interventi servizi postali” Poste Italiane prevede 1.763 esuberi a livello nazionale, che  si concretizzerà nell’astigiano con 21 esuberi su un organico di 204 addetti, con la possibile eliminazione di 18 zone di recapito. Questo in parte sta già avvenendo anche se per alcuni uffici destinati inizialmente alla chiusura sembra esserci un ripensamento. A Montegrosso, ad esempio rimarranno due uffici che distano poche centinaia di metri uno dall’altro, mentre a Costigliole senza tanti ripensamenti va a chiudere.

”I locali sono già messi in vendita”. Un ufficio postale su cui gravitano oltre mille residenti, più quelli di passaggio anche dalla vicina uscita autostradale, più quelli che accompagnano i figli a scuola e all’asilo nido, quest’ultimo unico nella zona, più quelli dei paesi confinanti e le decine di aziende della zona industriale.  Gli utenti si dovranno “arrangiare” per arrivare a Costigliole dove, fra l’altro, non ci sono collegamenti per il trasporto.  Lì troveranno  due soli dipendenti, spesso uno solo e in estate con una chiusura settimanale di due o tre giorni.

Facile quindi prevedere che con questa scelta, si accentueranno disservizi per tutti i costigliolesi. Non si tratta di imprecare sulla chiusura di un ufficio invece che di un altro, si tratta di far maturare in Poste Italiane la consapevolezza che le decisioni devono essere condivise con i cittadini, incominciando a ragionare proprio sulla conformità di questo territorio che ha grosse difficoltà nella mobilità e che non può essere valutato a ”tavolino” come in un contesto urbano dove i servizi, soprattutto di trasporto, non mancano come invece succede da noi. Inoltre non si possono continuare a perdere uffici e servizi che svolgono un rilevante servizio sociale sempre di maggior richiamo per fasce deboli quali gli anziani.»