>> A Luciano Nattino la Stella de L’Arlecchino errante 2012, a Pordenone

La 16^ ed. dell’Arlecchino Errante, una delle originalità del ricco fermento culturale di Pordenone e del suo territorio, dedicata all’arte dell’attore, conferisce, giovedì 13 settembre, alle ore 18, nell’ex convento di San Francesco, a Pordenone, alla presenza di autorità della Regione, della Provincia e della Città di Pordenone, la Stella de L’Arlecchino Errante 2012″ a Luciano Nattino, regista e drammaturgo che ha dedicato la sua vita alla qualità del Teatro Popolare.

Il premio mette a fuoco ogni anno tradizioni, innovazioni o poetiche particolarmente significative per la vitalità del teatro e per la sua importante funzione sociale. Esprime un’attenzione al “popolare”, non tanto come ricerca o definizione di consenso, quanto piuttosto come valore, con le radici, le specificità, le “bio-diversità” culturali da salvare. Qualcosa che dà al Teatro una legittimità poetica di “vox populi” in un momento storico in cui il “popolo”, soverchiato dal peso di una nuova coscienza planetaria, rischia di non poter più esprimersi nemmeno sui propri bisogni reali.

Gli artisti e gli studiosi ospiti provengono dalla Siberia, dalla Spagna, dalla Nuova Zelanda e dall’Italia, e garantiscono un programma interessante e ricco di stimoli nella declinazione del tema “Genius Glocal”. Un tema che “L’Arlecchino Errante 2012” non pretende di esaurire, quanto di richiamare all’attenzione, in modo fondato ed in un certo senso urgente. La premiazione si svolgerà all’interno di un simposio sulla teatralità popolare, con Roberto Cuppone, Ferruccio Merisi, Luciano Nattino, Aldo Pasquero. Con interventi musicali del Faber Teater, proiezione del video “Quarant’anni del Mago” ed inoltre  musiche originali di Paolo Conte.

Ricca la biografia di Luciano Nattino: da un collettivo teatrale di base, Il Magopovero di Asti, ad una delle imprese più virtuose del teatro italiano, La Casa degli Alfieri; dalla militanza come scrittore-poeta e regista di opere innovative alla Presidenza Nazionale dell’AGIS Teatro; dal lavoro nel cosiddetto “teatro sociale” alla direzione del Festival Asti Teatro. Ma quello che colpisce è la capacità del ripercorrere i sentieri all’indietro, e poi ancora “al rovescio dell’indietro”… E di inventare nuovi paesaggi e nuove azioni. Alle ore 21, sarà messo in scena lo spettacolo teatrale “Il mondo dei vinti” dall’opera di Nuto Revelli, lavoro teatrale Casa degli Alfieri e Faber Teater (coproduzione: Asti Teatro 31 – Regione Piemonte), in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Sistema Teatro Torino, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte e con il Teatro degli Acerbi. Regia: Aldo Pasquero, Giuseppe Morrone, Luciano Nattino Drammaturgia: Luciano Nattino Attori/cantanti: Sebastiano Amadio, Marco Andorno, Massimo Barbero, Paola Bordignon, Lodovico Bordignon, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio, Lucia Giordano, Francesco Micca, Elena Romano. Consulenza musicale: Antonella Talamonti.

Titolo e storie sono tratti dall’opera principale di Nuto Revelli, in un intreccio il cui “lentissimo” mondo rurale, affondato nella quotidianità della sua “piccola” storia, viene scosso dalle brusche impennate della “grande” storia e dai mutamenti sociali che forzano i destini individuali, li scuotono, li sottopongono a trasformazioni gigantesche.

La drammaturgia di Luciano Nattino racconta di una comunità immaginaria della provincia cuneese del Novecento;che è anche la storia del nostro Paese, del Nord come del Sud. E assomiglia tanto alle storie raccontate oggi dai griot africani, dai cantori dell’America latina, dai danzatori indiani o tibetani. Un universo di volontà e sacrifici che appare non tanto dei “vinti” quanto degli “invincibili”.

,