>> Assegnate ad Asti 52 “Bandiere del Gusto”

La provincia di Asti ha 52 “Bandiere del Gusto”. Sono state assegnate ieri a Roma dalla Coldiretti. In totale il Piemonte ha ottenuto 363 bandiere, posizionandosi al quarto posto a livello nazionale dietro alla Toscana con 465, al Lazio con 384 e alla Campania con 370 Bandiere del Gusto.

La speciale classifica è stata desunta dall’aggiornamento ministeriale dei prodotti agricoli tradizionali, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I cosiddetti Pat in Italia sono in totale  4.671, di gran lunga il record mondiale. Secondo l’indagine Coldiretti i Pat e quindi le Bandiere del Gusto sono il motivo principale di attrazione per il turismo enogastronomico. Un vero motore per le vacanze scaccia crisi nelle campagne italiane, che quest’anno fatturerà oltre 5 miliardi di Euro.

Ma vediamo alcuni esempi facendo scorrere l’elenco delle 52 Bandiere del Gusto dell’Astigiano, fra le carni e frattaglie troviamo oltre ai ben noti Bovini piemontesi e il Salame Cotto, anche i Capponi di San Damiano e di Vesime e i Batsuà piatto tipico della Sagra di Isola d’Asti. Fra i condimenti con la bagna cauda e i bagnet c’è anche la Cognà, tra i formaggi la Paglierina e la Robiola di Cocconato. Tra i prodotti vegetali oltre a vere star come i Tartufi Bianchi, i Cardi Gobbi di Nizza Monferrato e i Peperoni Quadrati, ci sono il Sedano dorato astigiano e il Peperone di Capriglio. Ma è tra le paste fresche e i prodotti di paenetteria e pasticceria che il nostro Monferrato mette in campo ben 18 referenze. Fra gli altri ci sono gli Amaretti, i Brut e Bon, i Plin, la Tirà, la Polenta astigiana, le Lingue di Suocera, i Finocchini, la Torta del Palio e la Farinata di ceci. Oltre ad aver stilato la speciale classifica delle “Bandiere del Gusto” per le regioni più virtuose, insieme alla Fondazione Univerde, Coldiretti ha presentato  l’iniziativa “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico”. Secondo l’indagine Coldiretti, il successo della vacanza per più di un italiano su tre (35 per cento), dipende proprio dal cibo. Ogni vacanza, per essere perfetta, non deve mai far mancare le degustazioni delle specialità enogastronomiche locali.

“Il cibo infatti – sottolineano Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte – è considerato dagli italiani l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento) e il gioco d’azzardo (2 per cento)”. L’Italia è l’unico Paese al mondo a poter offrire la più ampia varietà di prodotti alimentari tipici in un territorio coperto per quasi il 10 per cento da parchi, con paesaggi resi unici ed inimitabili dal lavoro degli agricoltori. Un primato del Made in Italy sul quale ha fatto luce l’indagine sul valore di questo turismo “alternativo” con le previsioni per il 2012 di 5 miliardi di fatturato, ma anche con i consigli per la scelta con la presentazione della prima App che permette di raggiungere l’agriturismo giusto più vicino con un semplice click.

I 52 PAT dell’Astigiano Per assegnare le “Bandiere del Gusto”, Coldiretti ha fatto riferimento all’ultimo aggiornamento ministeriale dei prodotti agricoli tradizionali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Naturalmente dai Pat sono esclusi i prodotti che si fregiano di denominazioni e indicazioni di origine. In totale in Italia ci sono 4.671 prodotti agricoli tradizionali (PAT), rappresentano il vero motore del turismo enogastronomico che secondo un’indagine Coldiretti fatturerà quest’anno oltre 5 miliardi di euro.

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