>> A Palazzo Madama gli archivi della Dc piemontese

Lunedì 16 aprile nella Sala del Senato di Palazzo Madama, a Torino, si terrà una giornata di studio dal titolo «Nel segno della politica. La Democrazia cristiana piemontese: storia, uomini, archivi». L’iniziativa, compresa nel programma della XIV settimana della cultura, è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, la Fondazione Carlo Donat-Cattin di Torino e la Fondazione Giovanni Goria di Asti in collaborazione con l’Istituto Luigi Sturzo di Roma. Interverranno archivisti, studiosi e testimoni del partito di ispirazione cristiana, che insieme faranno rivivere i momenti salienti della storia della Prima Repubblica.

Nel 1977 il senatore cuneese Adolfo Sarti, nella sua qualità di dirigente dell’ufficio problemi culturali del partito, scriveva ai segretari provinciali e ai consiglieri nazionali della Dc per comunicare la decisione di costituire un archivio storico centrale. L’intento era quello di raccogliere e ordinare «il materiale documentaristico attinente alla vita della Dc dalla sua pratica fondazione (1943) ad oggi». La lettera risulta oggi conservata negli archivi della Fondazione Donat-Cattin di Torino, che ha deciso insieme agli altri partner di dar vita a questo convegno per fare il punto della situazione sulle ricerche condotte e sulle future prospettive di lavoro. A vent’anni dalla conclusione della parabola storica della Dc, considerando la sempre più diffusa esigenza di una sua ricostruzione a partire dalle fonti, l’invito del senatore Sarti acquista un valore quasi profetico.

La giornata di studio si articolerà in diversi momenti, per affrontare i temi in questione da più angolature. Al mattino, a partire dalle ore 9,30, dopo un omaggio al Presidente Oscar Luigi Scalfaro, scomparso a fine gennaio, sarà Francesco Malgeri, il più importante storico della Dc, a introdurre i lavori con una relazione sul ruolo del Piemonte nella storia del partito. Seguiranno le comunicazioni degli archivisti Diego Robotti, Valeria Mosca, Silvana Barbalato e Luisa Montevecchi. La situazione dei lavori di raccolta e ordinamento del materiale in Piemonte verrà confrontata con quella dell’Istituto Sturzo di Roma, dove sono conservati i maggiori archivi nazionali democristiani, di cui parlerà Flavia Nardelli, segretario generale dello Sturzo.

Nel pomeriggio la storia della Dc piemontese rivivrà negli interventi di Guido Bodrato, Rolando Picchioni e Massimiliano Cencelli. Seguirà una ricca carrellata di testimonianze delle diverse realtà provinciali (Giovanni Picco di Torino, Riccardo Coppo di Alessandria, Francesco Leva di Asti, Teresio Delfino di Cuneo, Enrico Nerviani di Novara e Renzo Franzo di Vercelli) e delle strutture del partito (Giampiero Leo per il Movimento giovanile ed Emilia Bergoglio per il Movimento femminile). Le conclusioni del convegno, ospitato presso la prestigiosa sede di Palazzo Madama in Piazza Castello, saranno affidate a Francesco Traniello. L’ingresso è libero.