>> Sotto l’egida dell’Unesco, cantine storiche canellesi aperte alle visite

Si snodano sotto la città e nel ventre della collina canellese di Villanuova: sono le cantine storiche, conosciute a livello internazionale come le “Cattedrali sotterranee”, un dedalo di tunnel, gallerie e sale scavato nel sottosuolo della città tre secoli fa e dove ancora adesso si affinano vini e spumanti conosciti e apprezzati in tutto il mondo.

Da qui, nel  2003, è partita la candidatura a Patrimonio dell’Unesco che si è poi estesa ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. È scritto infatti nella documentazione: «L’eccezionale valore universale del sito proposto è focalizzato in particolare modo sull’esistenza di molti vitigni autoctoni, sulla presenza di una cultura del vino molto diffusa e di un patrimonio architettonico (cantine, cascine, ecc..) di pregio ad essa legato, nonché sulla ricchezza di eventi legati al vino. Si sottolinea come il sito presenti un’importante componente di cultura immateriale legata al sistema di tradizioni, competenze, saperi, tecniche e usanze che fanno dell’ambiente enologico un mondo a sé, ricco di fascino e di connessioni sociali e culturali.

 La creazione di un sito seriale è coerente con i più recenti orientamenti espressi dall’Unesco, che tende a privilegiare, anziché candidature di singoli monumenti o città, candidature più ampie, che offrano testimonianze eccezionali di complessi architettonici o paesaggistici a più larga scala da preservare per le future generazioni». Dunque il progetto Unesco come scudo a difesa delle radici contadine piemontesi nel segno di una cultura delle vite e del vino che vuole travalicare le sue caratteristiche rurali, ma coinvolge e, anzi, si completa con aspetti architettonici, ambientali e antropologici ad essa indissolubilmente uniti.

Il sito Unesco di Canelli in questo senso è una testimonianza da non perdere, da visitare e conservare a futura memoria. Come un patrimonio di tutti, cioè dell’Umanità. Nel 1850 Carlo Gancia, in una di queste “cattedrali” diede vita al primo spumante italiano, l’Asti. Qui riposavano, tra ‘800 e ‘900, le botti di Moscato in attesa di fermentazione. Oggi le “cattedrali sotterranee”, nelle quali vengono affinate le bottiglie di spumante Metodo Classico visitabili sono quattro: Cantine Bosca, Cantine Contratto, Cantine Coppo, Cantine Gancia.

Da marzo 2012, grazie ad una positiva sinergia tra amministrazione comunale e la sensibilità delle varie proprietà delle cantine storiche, è stato stilato un calendario che prevede l’apertura, ogni weekend, di almeno una delle quattro “cattedrali sotterranee”.

Marzo 2012. 04 marzo Bosca, 11 marzo Contratto, 18 marzo Coppo, 25 marzo Gancia

Aprile 2012. 01 aprile Bosca, 07 aprile Gancia (dalle 10 alle 16), 15 aprile Bosca, 22 aprile Contratto, 29 aprile Coppo

Maggio  2012. 06 maggio Bosca, 13 maggio Gancia, 20 maggio Contratto, 27 maggio Coppo

Giugno 2012. 03 giugno Bosca, 10 giugno Gancia, 16  e  17 giugno durante l’Assedio di Canelli tutte le cantine restano aperte, 24 giugno Contratto

Luglio 2012. 01 luglio Coppo, 08 luglio Bosca, 15 luglio Gancia, 22 luglio Contratto, 29 luglio  Bosca

Da lunedì a venerdì le visite possono essere effettuate indifferentemente in ogni “cattedrale sotterranea” previa prenotazione. Orari di apertura: 10,30-12,30 / 15-17,30. Gli orari di visita possono variare. Per prenotazioni: Cantine Bosca, via Giuliani 21, 0141.967711 – www.bosca.it Cantine Contratto, via Giuliani, 0141.823349 – www.contratto.it Cantine Coppo, via Alba,  0141.823146 – www.coppo.it Cantine Gancia, Corso Libertà 16, 0141.8301 – www.gancia.it IAT, via Giuliani 19, 0141.820280 – www.comune.canelli.at.it

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