>> Mostra sugli Etruschi, a braccetto con vino, territorio e Progetto Unesco

La Provincia di Asti ha accolto con estremo favore la realizzazione della mostra “Etruschi. L’ideale eroico e il vino lucente”, un’iniziativa che, al di là dell’alto valore culturale proprio dell’evento, risulta in piena sintonia con l’impegno assunto dall’amministrazione provinciale con il progetto di candidatura dei paesaggi vitivinicoli di qualità alla lista del patrimonio Mondiale Unesco. Un progetto che, se troverà compimento, consegnerà a tutta l’umanità un territorio che vanta un patrimonio artistico, culturale e ambientale di assoluta bellezza.

Il progetto è ambizioso: il nostro patrimonio ambientale  e culturale merita di essere salvaguardato, tutelato e fatto conoscere nel migliore dei modi, perché proprio nel momento in cui si parla dei rischi della globalizzazione, rappresenta un punto di forza sul quale fare leva per marcare, in modo netto, le nostre peculiarità, che contribuiscono a rendere unici e inimitabili i prodotti del nostro territorio. Si tratta di prodotti che insieme alle loro qualità organolettiche offrono storia, cultura, tradizione, che propongono ai visitatori e ai cittadini del mondo uno spaccato di civiltà da “gustare” con attenzione.

E il titolo della mostra “Etruschi. L’ideale eroico e il vino lucente” associa indissolubilmente il vino a questo territorio, caratterizzato da un paesaggio dove è evidente tutto il lavoro che è stato svolto per realizzare e per mantenere queste colline vitate, la fatica e la passione che hanno animato intere generazioni di popoli forti e generosi, di menti intelligenti e sapienti, di custodi attenti delle nostre memorie e delle nostre tradizioni. Il popolo etrusco era industrioso e sapeva sfruttare i ricchi giacimenti metalliferi, la fertilità del suolo, la posizione geografica propizia ai traffici marittimi con tutti i paesi mediterranei.

Gli Etruschi, prima ancora dei Romani, hanno iniziato a coltivare la vite. Con l’Elmo del Tanaro, com’era chiamato nell’Ottocento il reperto ritrovato casualmente sul greto del Tanaro, gli Etruschi ritornano qui ad Asti. Se, approfittando anche di questa occasione, sapremo comunicare ai visitatori tutte queste nostre emozioni, non solo richiameremo turisti sul territorio, ma contribuiremo a far crescere l’interesse attorno alle produzioni che in queste zone si realizzano, fornendo un prezioso sostegno a un comparto che rappresenta il motore trainante della nostra economia.

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