>> Nel 2011, evasione fiscale, lavoro nero, mancata emissione di scontrini e ricevute

Per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, nel corso del 2011, le Fiamme Gialle astigiane hanno effettuato 354 verifiche e controlli nei confronti di società, ditte individuali, professionisti e commercianti selezionati sia sulla base di autonoma attività investigativa sia delle risultanze agli atti e dei dati estrapolati dalle numerose banche dati in uso al Corpo.

L’esito di tale attività ha permesso di segnalare, all’Agenzia delle Entrate, elementi di reddito  per oltre 12 milioni di euro (di cui 10,3 quali elementi positivi di reddito non dichiarati e 1,7 quali costi non deducibili) nonché Iva per oltre 4 milioni di euro (di cui 2,3 quale Iva dovuta e il resto quale Iva non versata).

Sono stati individuati 12 evasori totali (soggetti che hanno omesso di presentare la prevista dichiarazione) e 5 evasori paratotali (dichiarazione presentata con base imponibile inferiore alla metà di quella effettivamente realizzata) che hanno occultato oltre  9 milioni di base imponibile nei seguenti settori:

Tra i compiti affidati alla Guardia di Finanza,  c’è contrasto al “lavoro nero”, al fine anche di accertare l’eventuale impiego di maestranze irregolarmente presenti in Italia. Nel corso del 2011, le Fiamme Gialle astigiane hanno effettuato 14 interventi scoprendo 26 lavoratori in nero (10 italiani, 9 macedoni, 4 moldavi, 1 rumeno, 1 peruviano e 1 marocchino) e 37 lavoratrici irregolari (tutte di nazionalità italiana).

Le aziende utilizzatrici operavano nei seguenti settori: agricoltura (4), edilizia (3), servizi di ristorazione (2), artigianato (2), installazione di impianti elettrici e/o idraulici (1), servizio di pompe funebri (1), commercio al dettaglio di biancheria, maglieria e camicie (1). I titolari delle imprese sono stati segnalati all’Ispettorato del Lavoro ed all’Agenzia delle Entrate per le successive contestazioni.

Nel settore dei controlli strumentali (scontrini – ricevute fiscali) sono stati eseguiti 1.469 interventi con la rilevazione di 442 violazioni (percentuale di irregolarità di poco superiore al 30%).

Le reiterate violazioni connesse alla mancata emissione di tali documenti fiscali (quattro in un quinquennio) hanno consentito alla Guardia di Finanza di proporre la chiusura di 59 esercizi commerciali, di cui finora accettata e disposta per nr. 18 di essi dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, per una sospensione dell’attività di almeno tre giorni.

Gli esercizi colpiti da tale provvedimento (7 con sede fissa e 11 ambulanti) hanno sede ad Asti (7), Castagnole M.to (1), Costigliole d’Asti (1), Grana (1), Nizza M.to (1), Monale (1), Montegrosso (1), San Damiano d’Asti (1), Tigliole (2), Alessandria (1) e Castagnito (1).

I responsabili operano nei seguenti settori: parrucchieri (2), ristoranti (1), commercio al dettaglio di abbigliamento (1), coltivazione di ortaggi (1), produzione di prodotti a base di carne (2), mentre gli ambulanti vendevano  alimentari (5), tessuti (3) e prodotti vari (3).

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