>> Berta, oltre la grappa, ora produce anche gli amaretti Moriondo

«Il mondo ha bisogno di dolcezza, indelebilmente connessa  a tutta la forza dell’eccellenza del proprio territorio». E’ l’idea forte che da sempre accompagna Gianfranco Berta nel suo operare.

E’ in quest’ottica che, dietro ad ogni bottiglia di grappa venduta nel mondo, da oggi, è possibile gustare anche la dolce amarezza degli amaretti del bicentenario laboratorio Moriondo di Mombaruzzo, recentemente acquistato ed inaugurato sabato 4 febbraio, circondato da numerosi amici, ripresi dall’obiettivo di alcuni fotoreporter.

Ed è così che alla distilleria di Casalotto, al parco naturalistico di piante officinali e aromatiche, al museo dell’alambicco ed enoteca delle eccellenze, all’hotel de charme ‘Villa Prata’, si sono aggiunti l’amaretto e la pasticceria di Mombaruzzo.

«Un altro tassello della capacità di accoglienza del nostro territorio – si entusiasma Gianfranco – Una grande armonia tra gli uomini della nostra terra, la loro cultura e storia con il paesaggio e i prodotti delle nostre colline, che, speriamo, entrino presto fra il ‘Patrimonio dell’Umanità’.

Esportare in 60 Paesi, 700 mila bottiglie di grappa all’anno senza accompagnarle alle eccellenze della nostra terra non è possibile».

E’ da oltre duecento anni che il laboratorio Moriondo produce la specialità ‘Amaretto’, da quando, cioè, il pasticciere Francesco Giacinto Moriondo che lavorava alla corte dei Savoia, alla fine del 1700, si trasferì a Mombaruzzo ed iniziò a produrre i‘ ‘suoi’ amaretti.

«Un tempo, qui, ogni famiglia aveva una sua ricetta per la produzione degli amaretti. E mia nonna Paolina li profumava con la grappa. Un buon abbinamento che noi faremo con il nostro marchio, mentre i laboratori Moriondo continueranno la produzione con la loro specialità».

Accanto all’Amaretto di Mombaruzzo che avrà più versioni, in particolare quello alla grappa, ci saranno altri prodotti della storia dolce astigiana: i Baci di dama (nocciola e cacao), i Brut e bon (nocciola e albume d’uovo), le Paste di meliga (morbido biscotto con farina speciale ottofile di mais) e ancora tanta pasticceria ‘secca’ tipica.

Al tutto, prossimamente, nella frazione Casalotto di Mombaruzzo accanto all’Hotel ‘Villa Prata’ sarà possibile usufruire di un centro benessere con tanto di giardino storico all’italiana.

«Sarà un modo sempre più completo ed armonico – conclude Berta – di andare verso la gente dell’Europa, del mondo e di accoglierla con la sicurezza, la forza e la storia della nostra terra, che, speriamo, venga presto inserita nel ‘Patrimonio dell’Umanità’».

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