>> Dal fronte della povertà, l’invito del medico Pier Luigi Bertola

“Purtroppo anche quest’anno ci viene chiesto di fare sacrifici per superare la crisi. – scrive il mdeico canellese Pier Luigi Bertola che tanta parte della sua vita dedica al volontariato nelle aree del mondo più povere – Gli italiani sono un popolo eccezionale perché durante i periodi critici riescono a tirare fuori il meglio di sé, queste cose fanno parte del loro DNA e riescono sempre a superare ogni avversità anche se continuano a lamentarsi.

La storia lo ha sempre dimostrato che, quando sembra che tutto sia perduto, siamo in grado di fare cose che altri difficilmente riescono a realizzare, ecco perché sono fiero di essere italiano! Da questo anno mi aspetto quindi nuove possibilità di esprimermi sia nel campo del lavoro, in famiglia, con le persone cui voglio bene e sia nella mia attività di volontariato.

Per il prossimo viaggio in Etiopia questa volta non sono stato molto aiutato, sarà per la crisi, pazienza, vorrei in particolare che la gente capisse che anche se noi abbiamo dei problemi ci sono persone che soffrono la fame e non possono nemmeno curarsi e se pensiamo che i bambini in questo non c’entrano per nulla allora forse potremmo dare anche un piccolo aiuto che poi a noi costa veramente poco ma per altri è molto utile, se non indispensabile. Siamo in una società che ha tanto, sprechiamo molto, addirittura l’acqua, che in certi posti fa la differenza fra il vivere ed il morire.

Come mi piacerebbe se quest’anno qualcuno cominciasse a pensare a queste cose, all’altro che magari vive a migliaia di chilometri ma che soffre ugualmente anche se non lo vediamo. Siamo abituati ogni tanto a commuoverci se vediamo alla televisione qualcuno che vive in condizioni di estrema povertà ma poi trascorriamo l’intero anno rimuovendo il problema perché la cosa ci turba e non ci piace. Preferiamo vivere non pensandoci, pur sapendo che la povertà continua ad esistere ma la cosa non ci riguarda direttamente e ci penseremo un’altra volta, magari a Natale, quando ci sentiamo “più buoni”.

Spero tanto che qualche cosa cambi durante quest’anno! Un caro pensiero alle persone che soffrono ed a quelle sole! Anche la sofferenza può aiutarci ad essere migliori, mentre pare che più nessuno la accetti ma è una realtà che intanto non possiamo evitare per cui forse vale la pena cercare di accettarla per quello che è, ci sentiremo dentro molto meglio!”