>> Gancia impalmata nuova zarina dal magnate russo Tariko

Dopo oltre 160 anni di gestione familiare e sei generazioni di imprenditori, Casa Gancia azienda leader a livello mondiale nella produzione di spumanti e vermouth (100 dipendenti, 70 milioni di fatturato nel 2010/2011), perde il suo primato cedendo il 70% della produzione alla Russian Standard Corporation, una delle più grandi compagnie russe operanti nel mercato al consumo, leader nella produzione di Vodka di qualità (con vendite in ben 75 Paesi con 19mila addetti, in Russia, new York, Londra e Parigi). Ne fa parte, anche Russian Standard Bank, leader in Russia nel credito al consumo, con oltre 150 filiali e 25 milioni di clienti, e Russian Standard Insurance leader nel ramo vita del settore assicurativo.

E’ quanto è stato annunciato, questa mattina, giovedì 15 dicembre, nella sede canellese dell’azienda spumantiera dal presidente avv. Carlo Pavesio e dal fondatore di Russian Standard il magnate russo Roustam Tariko (50 anni, laureato in economia) affiancato dall’amministratore delegato Paolo Fontana, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato la famiglia Gancia al completo.

E’ stata una “scelta coraggiosa e difficile per la famiglia Vallarino Gancia” ha sottolineato l’avv. Pavesio. “Una scelta di grande rispetto, un progetto ambizioso, dalle aspettative importanti” ha aggiunto Fontana.

Il nuovo presidente della società Tariko – “straordinario imprenditore dalle idee molto chiare” come ha evidenziato Fontana – ha nominato il nuovo c.d.a. in cui, oltre ai rappresentanti di RSC Russian Standard Corporation, fanno parte: Edoardo Vallarino Gancia, Lamberto Vallarino Gancia, Paolo Fontana confermato amministratore delegato, mentre Massimiliano Vallarino Gancia, ricoprirà il ruolo di ambasciatore globale del brand.

La famiglia Vallarino Gancia rimane dunque nell’azienda e con lei “il radicamento sul territorio”, la “continuità dell’eccellenza”.

Come ha sottolineato l’avv. Carlo Pavesio: “La presenza della famiglia Vallarino Gancia nel cda e nell’azionariato garantisce la continuità e soprattutto una presenza forte sul territorio e testimonia la capacità della famiglia Vallarino Gancia nel saper interpretare i cambiamenti in un mondo in cui la globalizzazione non ha più confini”.

Per Roustam Tariko “Il nostro investimento è strategico e consentirà di diventare una delle società dominanti nel settore del beverage a livello mondiale. Abbiamo le dimensioni, le infrastrutture, l’esperienza e le risorse finanziarie tali da trasformare Gancia nel marchio leader sia in Russia che a livello globale”. “Gancia e Canelli – ha ggiunto – sono tra i migliori ambasciatori del made in Italy nel mondo. La storia della Casa e la specificità del territorio sono insostituibili a livello internazionale.”

Circa il rischio paventato da alcuni di una delocalizzazione della produzione del marchio Gancia, un “no” deciso è stato pronunciato dallo stesso Tariko. In merito alle voci di licenziamenti, l’amministratore delegato Fontana ha parlato piuttosto di una “riorganizzazione interna che prevederà sia entrate che uscite, in un’ottica però di crescita dell’azienda”.

Tuttavia, non si può escludere che alcuni cambiamenti strutturali a livello organizzativo (tra i quali l’implementazione di un nuovo sistema informatico) dovrebbero portare però ad un ridimensionamento a livello amministrativo. 

Tariko, la cui ascesa imprenditoriale è stata vertiginosa, da oltre venti anni intrattiene rapporti commerciali con il Piemonte (con le aziende Ferrero, Martini & Rossi, Cinzano, ecc.). Non nasconde che l’inizio del suo business abbia coinciso con la crisi del ’98 e confessa apertamente di accarezzare il progetto ambizioso di assicurarsi il 100% delle quote societarie dell’azienda Gancia, coi suoi prodotti di punta (Asti, Moscato d’Asti, Vermouth, Metodo Classico, Pro Secco).

Nel primo pomeriggio Roustam Tariko, insieme all’amministratore delegato Fontana, ha incontrato nella locanda Gancia, vicino alla stazione ferroviaria di S. Stefano Belbo, i cento dipendenti dell’azienda a cui si è presentato ed  ha esposto le sue intenzioni di fondo sulla conduzione della nuova Gancia, insistendo in particolare sul valore del brand (marchio), del territorio, della qualità del prodotto, dei dipendenti, dell’azienda e di tutto l’indotto.     (Gabriella Abate)

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