>> Canelli si avvia a uscire dalla Unione Collinare tra Langa e Monferrato

Canelli si avvia a uscire dall’Unione Collinare Tra Langa e Monferrato. Lo ha annunciato il sindaco Marco Gabusi all’interno di un travagliato Consiglio comunale che lunedì 28 novembre ha riservato non pochi colpi di scena. Come quello del piccolo giallo circa l’ordine del giorno presentato da Canelli Futura sul mantenimento dell’ufficio canellese del giudice di pace: dopo il niet di Gabusi all’approvazione, il documento è passato con tre voti a favore e l’astensione dell’intera maggioranza. Tra i banchi è circolata voce che l’esito fosse dovuto a una svista, ma potrebbe essere segno della volontà di Gabusi e dei suoi di mettere in stand by una situazione molto delicata, ovvero la posizione dell’amministrazione sui come e i quando della “lotta” per scongiurare che la cittadina spumantiera venga privata dell’ennesimo servizio.

La richiesta di Canelli Futura, infatti, è che il Comune si faccia promotore di un pressing a livello istituzionale per difendere la presenza dell’ufficio del giudice di pace, che verrà soppresso in tutti i Comuni a seguito della manovra sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari, a meno che l’ente locale si faccia carico – anche attraverso l’accorpamento con altri comuni – delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio. Ma le specifiche che determineranno i costi non sono ancora arrivate e la posizione di Gabusi è di temporeggiare, senza abbassare la guardia, in attesa di maggiori informazioni dal Ministero.

«Per ora prendere quell’impegno sarebbe una presa in giro per i cittadini: ne abbiamo già discusso con i professionisti canellesi, meglio aspettare il decreto. E poi dove li prenderemmo i soldi per accollarci i costi dell’Ufficio?». Atteggiamento condiviso dalla minoranza Pdl/Lega di Oscar Bielli, ma non da Fausto Fogliati.

«A Nizza hanno votato lo stesso odg all’unanimità: è un atto dovuto che ribadisce l’assoluta necessità di questo servizio» ha spiegato l’avvocato canellese definendo ‘pazzesca’ l’approvazione con quattordici astenuti. La sorte di Canelli nella Comunità collinare, invece è emersa durante la discussione dell’assestamento generale di bilancio, con una “spesa imprevista” di 75 mila euro da versare all’Unione per colmare l’ammanco generato dal taglio di fondi regionali (da 350 a 110 mila euro).

«Non usciremo sbattendo la porta, – annota Gabusi – ma la nostra priorità è la qualità del sevizio al cittadino e potremo garantirla solo controllando direttamente i nostri dipendenti». Per Fogliati la scelta «è un attentato al futuro di Canelli e dell’Unione». Caustica l’esortazione di Bielli, che sul tema ha chiesto al più presto un incontro chiarificatore: «Cerchiamo di difendere la centralità che Canelli non ha mai avuto».

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