>> All’orizzonte della Gancia anche un magnate russo

Se ne parla da qualche tempo nei bar, sotto il platano, in piazza…
E’ un momento di grazia per la produzione Gancia che ha conseguito traguardi eccellenti, soprattutto nei metodi classici. Top della gamma il 60 Mesi Riserva  Alta Langa Doc 2005 (fiore all’occhiello della gamma, segnalato come miglior Alta Langa dell’anno 2010, secondo la guida Vini d’Italia  dell’Espresso) e il 36 Mesi Alta Langa Doc 2007 che hanno ricevuto importanti riconoscimenti.

Quest’anno, l’Oscar della Douja d’Or è stato assegnato, unico spumante, al 36 Mesi Alta Langa Doc, il prodotto che si dedica alla valorizzazione dei prodotti provenienti da una precisa area produttiva di alta collina.
Incontra molto favore anche la gamma dei Metodi Classici Gancia: 18 Mesi Metodo Classico, 18 Mesi Rosè Metodo Classico brut, 24 Mesi Asti Docg Metodo Classico Millesimato – unico Asti docg a metodo classico sul mercato – 36 Mesi Alta Langa Doc Metodo Classico brut e 60 Mesi Riserva Alta Langa Doc Metodo Classico Brut.

Questi prodotti stanno suscitando interesse crescente sia sul mercato italiano che su quello estero, soprattutto dal fronte dei ‘nuovi ricchi’.
Nel mese di ottobre, non sono sfuggite alcune ‘incursioni’ in elicottero a S. Stefano Belbo e in Limusin direttamente a Canelli, di personalità russe accolte con gli onori del caso, compreso il pranzo ai tartufi, insieme  agli azionisti, nel Club e successiva visita alla collina di Sant’Antonio, la più bella del Monferrato.

Tra loro è stato riconosciuto un magnate della vodka e proprietario della Standard Bank in Russia che parla benissimo l’italiano, ospite fisso della Costa Smeralda, dove possiede una villa berlusconiana.
Dal prossimo gennaio, – si dice – sarà l’importatore numero uno del Vermout Gancia in Russia, altri lo additano addirittura come  potenziale socio dell’azienda.

E non sono sfuggite le frequenti e impegnative riunioni dei revisori dei conti che si sono susseguite recentemente.
A quanto pare, in primavera, non appena arriveranno le autorizzazioni del Comune  e dell’Asl, dovrebbero iniziare i lavori del ‘Wine bar Gancia’, con apertura prospiciente corso Libertà.
Si parla anche di un progetto per la realizzazione di un residence con 30/40 stanze, nella parte dell’azienda che si affaccia sulla ferrovia.

Voci rassicuranti, insomma.
Tutto fa pensare ad un ulteriore rilancio dell’azienda protesa ad adeguarsi continuamente ai cambiamenti e al recupero delle grandi professionalità che, comunque, hanno avuto e potrebbero riavere un ruolo importante nella fortuna Gancia.

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