>> Una partita di calcio in ricordo del giornalista Lorenzo Monticone

Venerdì 18 novembre, giorno in cui avrebbe compiuto 38 anni, il giornalista pubblicista sportivo Lorenzo Monticone, scomparso prematuramente sabato 29 ottobre, dopo un lungo periodo di malattia, verrà ricordato con una partita di calcio.
Colleghi giornalisti delle diverse testate per cui si è occupato di svariate discipline, allenatori e giocatori di calcio, scenderanno in campo ad Asti, città di origine di Monticone, alle ore 21,15 sul sintetico di corso Alba (strada San Bernardino).

E’ stata anche indetta una raccolta di fondi che saranno devoluti all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.’ stata intanto indetta una raccolta di fondi che saranno devoluti all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Sarà questo un primo momento in memoria di Lorenzo (che si era occupato di sport a tutto campo: dal basket al calcio, dalla pallavolo al tamburello), organizzato informalmente da amici e colleghi, mentre sono già in cantiere alcune idee per ricordarlo ufficialmente nei prossimi mesi. Figlio unico del giornalista Paolo, storico direttore de “La Nuova Provincia” e del “Corriere”, aveva frequentato il Liceo Scientifico di Asti e poi la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino (tutti gli esami dati e due tesi finite ma per uno dei tanti strani casi della vita, mai discusse). In età molto giovane era entrato a far parte della redazione sportiva della Nuova Provincia e da quel momento la febbre del giornalismo non l’avrebbe più lasciato anche se aveva messo in piedi un’agenzia (la tuttora in vita Habtech) insieme ad amici architetti, che avrebbe dovuto fare (in parte fece) tutt’altro che attività editoriale. Ma le cose vanno sovente in direzioni non previste.

In gioventù era stato, da una parte, un convinto terzomondista con attività di volontariato in Brasile e nelle varie attività dell’associazione Il Girotondo (Altromercato e varie altre cose) ed un grande appassionato di informatica per cui portò per primo Internet ad Asti insieme ad alcuni amici. Fu tra i fondatori e poi presidente dell’Associazione Oasi (Organizzazione Astigiana Sviluppo Informatico) che fu la prima ad organizzare corsi seri di informatica sostenuti dal Comune di Asti. E usò le sue conoscenze nelle sue iniziative di volontariato (in Brasile andò a portare computer ed altre attrezzature ad una scuola di bambini abbandonati dalle famiglie, ecc.).

Prese poi definitivamente la strada del giornalismo ((iscritto all’Ordine del Piemonte dal 5 febbraio 1998) e diventò redattore della Nuova Provincia, poi responsabile della redazione sportiva del Corriere dell’Astigiano, direttore del Corriere sportivo e infine collaboratore di Tuttosport e di numerose testate locali, addetto stampa di numerose società tra cui la Cierre Tubosider di basket ed il Callianetto di tamburello e collaboratore del Comitato regionale della Federbasket. In tutti questi anni ha anche curato l’edizione di numerosi annuari sportivi regionali (calcio, tamburello, ciclismo).

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