>> Satragno: “Ricagno rappresenta ancora il mondo agricolo?”

Il presidente della ‘Produttori’ e quindi di 2000 famiglie di produttori di uva Moscato, non riesce a contenere la sua soddisfazione: «Questa mattina è andata benissimo. La sala era strapiena.  Questo denota il grande interesse dei produttori nonostante si dica che i contadini quando hanno la pancia piena se ne stanno a casa. Si sono mossi, evidentemente, perché ora stanno bene, ma hanno timore di stare peggio.
Dagli interventi, all’unisono, è emersa la netta volontà di un diniego verso la proposta di allargare ad Asti, così come fortemente vorrebbe  l’attuale presidente del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti che, guarda caso, si definisce espressione di parte agricola. Ricagno non dovrebbe riflettere sul fatto che la sua proposta sia stata cassata all’unanimità dalla componente agricola?

A questo punto Ricagno chi rappresenta ancora?
In democrazia un presidente sfiduciato rassegna le dimissioni. In un regime dittatoriale il presidente resiste.
Come ho detto stamane la Produttori non è fatta di gente oltranzista e separatista, anzi se cambiassero le condizioni potrebbe anche cambiare idea.

Anche Asti, ma… La Produttori non ha pregiudizi verso il subentro del territorio del Comune di Asti, purché sia solamente simbolico e non la chiacchierata azienda di cui da tanto si parla.
Ricorso. Qualcuno minaccia di farsi ragione di fronte alla Corte europea.  Lo faccia, almeno evita di farci spendere tempo e denaro in Italia. Siamo certi che è assolutamente limitato il rischio che Bruxelles ci tolga la denominazione. Il caso del Tokai non è sovrapponibile al Moscato. Là, si trattava di uno contenzioso fra due stati. Ha avuto la meglio l’Ungheria nei confronti del Veneto, in quanto ha dimostrato maggiore storicità. Il nostro è problema molto diverso».

Durante l’intervista (ore 13 di venerdì 11 novembre) al presidente Satragno arriva la telefonata del suo sindaco Oscar Grea che lo informa dell’avvenuta spedizione al Consorzio, alla Produttori e all’associazione dei 52 sindaci del Moscato, della delibera del Comune di Loazzolo con la richiesta delle dimissioni del presidente Paolo Ricagno.

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