>> Il premio di pittura “Cesare Pavese” a Mario Tettamanti

Domenica 25  settembre, alle ore 16, a Santo Stefano Belbo, presso la  casa natale dello scrittore, avrà luogo la cerimonia di premiazione della XXII edizione del concorso di pittura “Luoghi, personaggi e miti pavesiani” al quale hanno partecipato  82 artisti italiani e stranieri.
La Giuria è composta da: Angelo Mistrangelo, critico d’arte e giornalista, presidente; Gian Giorgio Massara,  critico e storico dell’arte; Clizia Orlando, critico d’arte e giornalista; Luigi Gatti presidente Cepam. 
   
Il 1° premio  è assegnato Mario Tettamanti, di Olgiate Comasco (CO), per “A che cosa serve passare dei giorni se non si ricordano?”. Questa la motivazione: “L’autore, attraverso un gruppo di figure che emergono dalla trama del colore, interpreta le parole di Pavese: che serve passare dei giorni se non si ricordano?”.

Il 2° premio a Franca Fugazza, di Genova, per “La spiaggia”. Questa la motivazione. “L’impianto compositivo esprime nella ferrea concisione del segno l’interpretazione della prosa di Cesare Pavese, con un senso di musicalità e coinvolgente armonia cromatica”.

Il 3° premio, a Franco Negro, di Santena (TO), per “Ricordi lontani”, con la motivazione: “Il soggetto femminile diventa testimonianza del recupero di lontani ricordi, di pagine letterarie, di colline, di amori che rivivono nella luce”.  

La targa Provincia di Cuneo è attribuita a Paola Rattazzi di Cuneo, per l’opera “Per ogni maggio che verrà”, con la seguente motivazione: “Il sinuoso fluire della linea configura profili di colline che si rivestono in assoluta lievità, quasi un canto al ritorno della primavera”.

La targa Provincia di Alessandria a Franco Pieri, di Solero (AL),  per  “Premiata liuteria”, con la motivazione: “Gli strumenti musicali si ricollegano al Nuto de “La luna e i falò” che l’artista delinea con efficace realismo”.

La targa Comune di Santo Stefano Belbo a  Giancarlo Laurenti, di Carignano (TO), per l’opera “Quel misterioso bosco in riva al Belbo”, con la motivazione: “Lo svettare degli alberi, e i rami e i gialli, diventano poesia e sogno di memorie pavesiane”. 
 
La targa Presidente Centro Pavesiano Museo Casa Natale a Luigi Carbone, di Lequio Berria (CN), per l’opera “L’amico musicista”, con la motivazione: “L’impressione di una chiave di violino diventa simbolo del rapporto tra lo scrittore e l’amico musicista”.

La targa Fondazione Cesare Pavese a Clarice Zdanski, di Milano, per l’opera “La luna e la collina”, con la motivazione: “La scrittura astratta dell’artista americana segna un percorso che dalle profondità dei neri approda all’intensità dei gialli acidi”.

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 Il Premio Speciale Giuria è conferito a Sergio Aiello, di Pertusio (TO), per l’opera “In onore di madre terra”, con la motivazione: “Nello spazio atmosferico si accendono bagliori di fuochi: la notte diventa verso”.

La targa Osservatorio Permanente sugli Studi Pavesiani nel Mondo è assegnata a Gianni Verna, di Quagliuzzo (TO), per l’opera “Una vigna che sale sul dorso…”  con la motivazione: “La grande pagina di grafica rivela nel degradare della collina il clima di un paesaggio interiorizzato”.

La targa I Quaderni del CEPAM, a Sergio Vasco, di Torino, per l’opera “Ricordo colline vive e l’asprezza del vino”,  con la motivazione: “I sapori di Langa si stagliano sui profili del paesaggio caro all’estate del poeta”.

Le targhe CEPAM – Museo Casa Natale sono assegnate a:  Ingrid Barth, di Pino Torinese (TO), per “Campagna”; Martino Bissacco, di Venaria Reale (TO, per “La bella estate”; Dora Aliverti, di Venegono Inferiore (VA), per “Solo ciò che…( da Il mestiere di vivere)”; Giovanna Sardo, Dogliani (CN), per “C’è un silenzio che dura sulle piante e sui colli (da La terra e la morte)”; Piero Bertin, di Riva di Pinerolo (TO), per “Datemi quel che mi merito…”.

Le targhe Le Colline di Pavese a: Flavio Montagner, di Montebelluna (TV), per “Omaggio a Cesare Pavese”; Frances Middendorf, di Cordigliano di Todi (PE), per “La voce”; Guido Davico, di Torino, per “Torino in guerra ( da La casa in collina)”; Carla Ghisolfi, di Manforte d’Alba (CN), per “In cantina”; Francesco Murlo, di Collegno (TO), per “La vigna”.

Vengono segnalate le opere di:  Giliana Clima Gabban, Laura Oreni, Franco Antonini, Antonella Avataneo, Maria Adelaide Scavino, Anita Chieppa, Mario Goglia, Lorena Robino, Graziella Gonella, Luciana Barolo Meinardi, Nadia Grattarola, Roberto Bogo.

Unanimemente il Premio Una Vita per l’Arte è conferito Tino a AIME,  di Bastia di Graveri  (TO), con la seguente motivazione: “La stagione creativa di Tino Aime si misura con una continua e inesausta ricerca di immagini, spazi e accordi cromatici capaci di esprimere il suo profondo amore per la Terra di Langa, la montagna e la luminosità del mare. Un’arte tra poesia e interiorità rivelata, tra natura e il fascino di antichi oggetti, di pagine incise, di scultura e finestre dipinte “.
  
Nel corso della manifestazione Antonio Degiacomi presenterà il volume di Luigi Carbone “Racconti di Langa” (Araba Fenice).

 L’importante iniziativa artistica è promossa e organizzata dal CEPAM (Centro Pavesiano Museo Casa Natale) con  il Patrocinio della Regione Piemonte “PIEMONTE nuovo, da sempre”, della Provincia di Cuneo, del Comune di Santo Stefano Belbo e della Fondazione Cesare Pavese. Sponsor ufficiale la Ditta Vinicola SANTERO di Santo Stefano Belbo.