>> Alba ha il nuovo Piano Regolatore

Con i soli voti della maggioranza di centro sinistra, il Consiglio comunale di Alba (30 mila abitanti) ha approvato il progetto preliminare  del nuovo Piano regolatore. Grande soddisfazione per il sindaco Maurizio Marello “Ecco l’Alba che verrà”. Presenti alla storica delibera una cinquantina di persone e, del centro – destra il solo presidente del Consiglio Sebastiano Cavalli che si è astenuto.

L’ultimo piano regolatore fu approvato nel 1957, seguito nel 1978 da una variante, da una variante generale nel 1994, per poi arrivare all’approvazione del Piano di assetto idrogeologico del 2008.
E’ del 2003 l’affido allo studio di Leonardo Benevolo dell’incarico di stendere il nuovo Piano regolatore.
Centro storico. A riqualificare una parte del centro storico compromesso da interventi edilizi degli anni 60/70 è stata introdotta  una normativa particolareggiata, immrdiatamente eseguibile, dopo l’approvazione del Piano, senza ricorrere  a strumenti urbanistici intermedi. Il Piano prevede anche il manuale per il restauro di alcuni edifici di particolare valore architettonico.

Città policentrica.   Il centro storico albese  è sovraccarico di servizi e fuori dal centro c’è nulla. Il nuovo piano immagina una città policentrica: ogni centro con  uno sviluppo equilibrato sia dal punto di vista abitativo che commerciale  dei servizi (per esempio Mussotto, San Cassiano).

Aree industriali. Sono previste a Piana Biglini,  in corso Asti con il centro direzionale Miroglio
Perequazione. Il termine racchiude la chiave di volta del nuovo Piano che individua le aree per i servizi e opere pubbliche che dovranno essere cedute al Comune. In cambio i proprietari  avranno la possibilità di edificarne una parte (30%).

Viabilità. Il principale tracciato sarà quello che unisce lo svincolo della tangenziale di Alba  del cimitero con quello del Mogliasso, sottopassando corso Piave eragiungendo, in galleria, strada Santa Rosalia e corso Enotria.

Grandi progetti. Si tratta di 23 grandi e dettagliati  studi che avranno il compito di riqualificare il volto della città da qui a vent’anni (Tra gli altri: recupero dell’ospedale San Lazzaro, la zona del Tanaro, Parco delle città gemelle…).

 

, ,