>> Rapinatrice di banca restituisce il malloppo

Giovedì 30 giugno, verso le 13.30, nel Tribunale di Acqui, si è conclusa l’udienza del gip di Acqui Alessia Solombrino nei confronti di Velia Delprino, 54 anni, coniugata ma senza figli, titolare della stazione di rifornimento di carburante in corso Alessandria, a Nizza Monferrato, che due giorni prima aveva messo a segno un colpo in una banca nicese. Il gip ha accolto l’istanza di patteggiamento avanzata dai legali Giovanna Balestrino e Marco Scagliola, disponendone l’obbligo di dimora nel Comune di Nizza Monferrato. Spiegano i legali che il gip ha tenuto conto della collabrazione della Delprino che non solo ha restituito subito il maltolto, ma ha reso piena confessione.

Il riconoscimento di Velia Delprino era stato possibile, subito dopo l’assalto in banca, grazie all’encomiabile spirito di osservazione e collaborazione di un giovane passante al quale non erano sfuggiti l’arrivo e l’ingresso della donna, quasi del tutto nascosta dal casco, nella filiale della banca ‘Popolare di Novara’ di Nizza Monferrato, verso le ore 13 di martedì 28 giugno, per mettere a segno una inconsulta rapina. Mascherata, impugnando una grossa pistola e con un casco in testa, decisa e determinata, si era fatta consegnare 20 mila euro in contanti, poi era uscita di corsa ed era salita su un motorino Zip rosso.

In particolare aveva insospettito il passante la targa coperta del motorino Zip rosso. Dopo averla scoperta e averne annotato i numeri, aveva subito provveduto ad avvertire i carabinieri. Dopo pochi minuti dalla segnalazione, sul posto, erano arrivati un brigadiere ed un appuntato della stazione di Incisa Scapaccino, seguiti dai carabinieri di Nizza e dal nucleo operativo di Canelli coordinati dai luogotenenti Luigi Cocchiara e Giovanni Dragone.

Dagli accertamenti via radio, con la centrale di Canelli che ha gestito i collegamenti tra le concitate fasi dell’allarme, in breve tempo, i militari hanno potuto risalire alla proprietaria dello scooter, suonare alla casa della coppia di benzinai, trovare il motorino con la targa segnalata ed una ‘Beretta’ intestata al marito e regolarmente denunciata. 

La solitaria rapinatrice, qualche giorno prima, aveva assaltato, a Calamandrana, la banca Popolare di Novara, realizzando un bottino di 6 mila euro. In lacrime, la Delprino avrebbe ammesso la rapina ‘per debiti’, escludendo qualsiasi coinvolgimento del marito, impegnato a lavorare, al momento del colpo. Giovanna Balestrino, suo legale, nell’immediato aveva spiegato: “La mia cliente non sta bene e qualcosa potrebbe averla sconvolta”.