>> Roberto Cabiale, nuovo presidente del Consorzio Antigrandine

Roberto Cabiale, 42 anni, imprenditore agricolo di Moncalvo, è il nuovo Presidente del Consorzio di Difesa delle Colture Agrarie dalle Avversità Atmosferiche della provincia di Asti.
La nomina da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione è avvenuta, lunedì 27 giungo, nella sede del Consorzio di Asti in viale alla Vittoria.
Cabiale che gestisce un’impresa a prevalente indirizzo vitivinicolo, è già vice presidente Coldiretti Asti ed ha alle spalle una lunga militanza ed esperienza nella rappresentanza agricola avendo seguito tutte le principali tappe nell’organigramma della maggiore forza sociale del territorio, dal movimento giovanile alla presidenza di sezione e di zona.

Anche la vicepresidenza del Condifesa è andata a un rappresentante Coldiretti: Gianluca Morino, 41 anni, imprenditore vitivinicolo di Castel Boglione. Un profondo rinnovamento, dunque, e un ricambio generazionale per lo storico Consorzio “Antigrandine”, il più vecchio d’Italia, come conferma il presidente provinciale Coldiretti, Maurizio Soave: “Il mandato dei nostri associati ai nuovi amministratori del Condifesa – sottolinea Soave – è stato molto chiaro: avviare un rinnovamento con l’impegno di razionalizzare i costi di gestione del consorzio. Il forte consenso ottenuto dalla lista Coldiretti nelle votazioni del 15 giugno scorso che ha espresso 10 rappresentanti su 15, ha incoraggiato il rinnovamento e, in un momento congiunturale non certo positivo per le imprese agricole, una decisa sferzata verso il contenimento dei costi”.

“Il primo provvedimento che voglio sottoporre al nuovo CdA, in accordo con tutti i rappresentanti Coldiretti – ha esordito il neo Presidente Cabiale, ringraziando tutti per il forte consenso personale ottenuto nelle consultazioni – è quello di ridurre i costi. Per questo chiedo il sacrificio di tutti, compresi i nuovi amministratori”. Una linea condivisa, seppure solo a maggioranza dei presenti, infatti la prima deliberazione del nuovo Consiglio è stata di azzerare i “gettoni di presenza” dei consiglieri e di dimezzare l’indennità del presidente”.